Omicidio Mergellina, Francesco Pio Valda in silenzio davanti al giudice

Valda avrebbe sparato ad altezza uomo per dimostrare di avere una pistola vera, al culmine di una lite nata per una scarpa sporcata per caso.

Francesco Pio Maimone, Francesco Pio Valda - Foto di Facebook
Francesco Pio Maimone, Francesco Pio Valda – Foto di Facebook

Francesco Pio Valda si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio per la convalida del fermo che si è appena concluso nel carcere di Secondigliano. Il ventenne è accusato di aver ucciso il diciottenne Francesco Pio Maimone agli chalet di Mergellina a Napoli, nella notte tra il 19 e il 20 marzo.

Valda è stato difeso davanti al gip Maria Luisa Miranda dall’avvocato Antonio Iavarone, che ha spiegato: “Non ha reso alcuna dichiarazione spontanea. Restiamo in attesa del provvedimento da parte del gip nel rispetto del lavoro della Procura e degli inquirenti”. 

Francesco Pio Maimone distante anni luce dal mondo del suo assassino

L’accusa a carico del ventenne è omicidio volontario aggravato dalle modalità mafiose. Intanto questa mattina è stata eseguita l’autopsia disposta dalla Procura di Napoli al corpo di Maimone, distante anni luce dal mondo del suo assassino. Dopodiché la salma sarà restituita ai familiari per i funerali, che dovrebbero essere celebrati domani nella chiesa di San Lorenzo Martine nel quartiere di Pianura.

Valda avrebbe sparato ad altezza uomo per dimostrare di avere una pistola vera, al culmine di una lite nata per una scarpa sporcata per caso. Il ventenne è il figlio di un affiliato al clan Cuccaro, ucciso in un agguato di camorra nel 2013, mentre il fratello si trova in carcere per tentato omicidio.

Prima di finire in manette, qualcuno gli avrebbe telefonato a casa della nonna, dove si era rifugiato dopo l’omicidio: “Vestiti e vai via presto”, gli avrebbero detto. Ma la polizia è arrivata prima. Questa è la ricostruzione che emerge dal racconto dei testimoni.