
Otto ultras sono stati arrestati per gli scontri che ieri hanno messo la città di Napoli a ferro e fuoco poco prima della partita di Champions League.
Tra loro, 5 napoletani e tre tedeschi. Secondo quanto emerso, si tratta di una prima tranche di arresti e nelle prossime ore il numero di persone coinvolte potrebbe aumentare.
Quattro arresti sono stati notificati per gli scontri sul lungomare, vicino all’hotel dove alloggiavano i tifosi dell’Eintracht. Altri tre invece, riguardano gli scontri nel pomeriggio in Piazza del Gesù.
Sei uomini delle forze dell’ordine sono rimasti feriti o contusi durante i tafferugli. Lo ha confermato il questore Alessandro Giuliano in conferenza stampa.
Identificati gli ultras dell’Eintracht
Intanto si procede con l’identificazione di tutti i tifosi di Francoforte. 470 ultras tedeschi sono stati portati negli uffici di polizia per le procedure del caso. 120 sono stati accompagnati in questura a Frosinone e trattenuti per l’identificazione. Poi sono stati scortati all’aeroporto di Fiumicino e hanno lasciato l’Italia. Altri 350 sono stati portati in Questura a Salerno, sempre per l’identificazione, mentre prosegue l’esame dei filmati della scientifica.
In città invece, si procede con la pulizia delle strade. Asia, l’azienda di igiene urbana, è al lavoro in Piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore per ripulire le aree degli scontri.
Riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza
Il prefetto Claudio Palomba ha presieduto una riunione urgente del Comitato di ordine e sicurezza, al termine della quale si è tenuta una conferenza stampa. Ha partecipato anche il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis.
De Laurentiis: “Regolamentare la frequentazione dello stadio”
“La politica italiana di questo se n’è sempre lavata le mani. L’unica premier a fare qualcosa è stata inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Dico sempre prendete la legge inglese e applicatela in Italia”, ha dichiarato De Laurentiis. “Non si tratta di dire che ora arrivano i campionati nel 2032, per cui arriveranno i finanziamenti per rifare gli stadi. Se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio, non esiste questa possibilità. Lo stadio dev’essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene rappresentata e trasmessa”.
A Napoli “non abbiamo visto dei tifosi, ma dei delinquenti. Delinquenti tedeschi. Ma sono delinquenti anche gli italiani che li hanno sostenuti”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Porta a Porta.
“Ringrazio le forze dell’ordine a Napoli che ieri hanno lavorato tutto il giorno e alla fine sono riusciti fino a tarda notte a evitare il momento di contatto tra le due tifoserie di Francoforte e Napoli“. Sono le parole del prefetto di Napoli Claudio Palomba. “Il corteo dei tedeschi non è stato fermato dalla polizia. Alla fine ieri non è accaduto niente, era un corteo di persone non armate, se avessimo fermato il corteo e fossero andati in giro gruppi di 30-50 persone sarebbe stato più difficile controllarli. Se si fossero sarebbe stato più difficile avere un controllo capillare dei singoli gruppi, quindi l’accompagnamento di tutti i tedeschi è stata una scelta. Non c’è stato contatto tra le due tifoserie, ci sono stati tentativi di sfondamento ma nessuno ha avuto contusioni tra tedeschi e napoletani e questo è il primario interesse, la tutela delle persone”.