
All’indomani degli scontri a Napoli tra gli ultras azzurri e quelli dell’Eintracht, prima della partita per gli ottavi di finale di Champions League, è polemica sulla gestione della situazione nei giorni precedenti, perché quanto è accaduto era ampiamente prevedibile. Ne abbiamo parlato con il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, responsabile del dipartimento Antimafia del partito.
La città di Napoli è stata assediata dai tifosi, che hanno seminato tanta paura tra i cittadini.
“Provo rabbia e dispiacere, anche perché si sapeva che sarebbe accaduto. Però il Ministero dell’Interno aveva giustamente vietato la vendita dei biglietti in tutta la Germania, perché si sapeva cosa sarebbe successo. Poi la sentenza del Tar della Campania ha sospeso questo provvedimento e purtroppo oggi si contano più di 20 contusi, soprattutto tra le forze dell’ordine. A loro va la solidarietà mia e di tutta la Lega. È pazzesco che rappresentanti di forze dell’ordine debbano essere ricoverati in ospedale per una partita di calcio. Trovo che non sia degno di un paese civile e non mi riferisco né a Napoli né all’Italia: mi riferisco a queste persone che sono arrivate con la volontà precisa di fare la guerriglia”;
Forse i tifosi dell’Eintracht non sarebbero dovuti venire in Italia.
“Come ho detto, il Ministero dell’Interno si era mosso bene nel vietare il loro arrivo. Poi c’è stato il provvedimento del Tar della Campania. Dopodiché la prefettura ha adottato una nuova disposizione di divieto per la vendita dei biglietti ai residenti a Francoforte. Ma ovviamente non si possono chiudere “le barriere” tra due Paesi Ue per una partita ci calcio. Il messaggio del Ministero dell’Interno avrebbe dato la possibilità di gestire meglio la situazione e chi imputa al Viminale quello che è successo, o non è a conoscenza dei fatti o tenta di speculare. Il fatto che non ci siano stati feriti gravi dimostra che l’ordine pubblico è stato gestito bene. Anche la Uefa era intervenuta dicendo che per un principio di reciprocità la trasferta non poteva essere vietata. Con tutto il rispetto: se non ci è scappato il morto è stato solo grazie all’ordine pubblico. Quindi ribalterei anche la campagna di fango della sinistra. Penso che tutti, Tar e Uefa inclusi, avrebbero dovuto prendere atto dell’indicazione del Ministero dell’Interno, che è responsabile dell’ordine pubblico ed ha una cognizione precisa di quanto può accadere”;
Il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis ha chiesto l’intervento del governo, affinché la premier Giorgia Meloni prenda da esempio la legge inglese.
“Depositerò un’interrogazione parlamentare perché è chiaro che si debba intervenute. Ma va fatta una riflessione più ampia, partendo dal presupposto che il Ministero dell’Interno aveva fatto quello che andava fatto. Queste persone devono pagare i danni subiti dalla città di Napoli. È inimmaginabile che i napoletani, oltre ad aver subito un danno di milioni di euro, subiscano anche la beffa di dover pagare con le tasse per mettere a posto. Sono certo che gli inquirenti individueranno i responsabili ed imputeranno loro i costi per ripristinare lo stato ex ante. Non può passare il messaggio che 600 persone si possano sentire libere di fare ciò che vogliono e non paghino per questo. E sicuramente è da accogliere l’appello del presidente De Laurentiis affinché il governo adotti strumenti per garantire la sicurezza dei cittadini e dei tifosi che vogliono andare allo stadio per trascorrere un momento di festa”.