
Il sospettato della strage commessa nella chiesa dei testimoni di Geova ad Amburgo sarebbe un ex membro della comunità. Secondo Spiegel avrebbe un’età compresa tra i 30 e i 40 anni. L’uomo, identificato dalla polizia, è morto durante la strage e non era noto alle autorità come estremista.
Sarebbe entrato nella chiesa ad avrebbe sparato tra le persone riunite per un incontro nel centro religioso, seminando terrore e panico nell’intero quartiere di Altersdorf.
Amburgo: la ricostruzione dell’attentato
Sul posto è intervenuta la polizia, che ha lanciato l’allerta ed ha chiesto ai residenti della zona e dei quartieri limitrofi di non uscire di casa. In un primo momento “l’allarme” era in corso e c’era “pericolo estremo” per le strade cittadine. Inizialmente si era temuto che ad attaccare fossero state una o più persone che poi sarebbero scappate.
Nelle ore successive invece, un portavoce delle forze dell’ordine ha chiarito che non c’erano indizi a conferma di questa tesi e l’allarme è rientrato.
L’arma usata per l’attacco era una pistola, ma non è ancora chiaro se l’uomo la detenesse legalmente. E mentre i retroscena della vicenda non sono ancora chiari, il bilancio parla di otto morti e diversi feriti, alcuni gravemente. Altre diciassette persone sono rimaste illese.
Esclusa l’ipotesi terrorismo
Gli inquirenti hanno escluso l’ipotesi terrorismo, definendo l’accaduto come Amoktat, termine tedesco che si usa per definire un gesto folle di chi spara nella massa. Ora ritengono che il responsabile dell’attentato potrebbe essere tra le vittime, “ma non abbiamo la certezza al cento per centro e ci sono verifiche su questo”, ha spiegato il portavoce della polizia, che ricostruisce la vicenda. “Siamo stati allertati alle 21.25 e poiché eravamo molto vicini all’edificio, siamo arrivati velocemente sul posto. Gli agenti entrati nella palazzina a tre piano hanno sentito sparare ancora un colpo. E al piano di sopra è stato rinvenuto un uomo, poi deceduto”.
Il cordoglio della premier Meloni
“Apprendo con grande tristezza della strage avvenuta ieri sera ad Amburgo. In questa tragica circostanza, esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e al popolo tedesco”. Così sui social la premier italiana Giorgia Meloni.