
È stato arrestato il quarto presunto scafista che la Procura di Crotone ritiene tra i responsabili del naufragio dei migranti a Steccato di Cutro. Si chiama Gun Ufuk, è un cittadino turco di 28 anni ed è stato rintracciato in Austria.
L’uomo si era reso irreperibile dopo la tragedia. Secondo il gip Michele Ciocola che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, sarebbe “lo scafista che conduceva l’imbarcazione e curava la motoristica del natante”, durante la traversata da Smirne all’Italia.
Il racconto dei migranti
Secondo i superstiti, Ufuk era colui che “faceva anche il meccanico quando la barca ha avuto problemi con il motore”. E ancora, “sulla seconda imbarcazione l’ho visto più volte guidare”. Ed avrebbe abbandonato “l’imbarcazione nei pressi della costa senza prestare soccorso ai migranti”.
L’arresto di Gun Ufuk era stato annunciato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel suo intervento in Aula: “Sono in corso le ricerche di una quarto scafista e non si escludono sviluppi nelle prossime ore”, aveva detto ieri. Dopo poco è avvenuto l’arresto.
Naufragio migranti Cutro: tutti gli arrestati
Gli scafisti in carcere al momento sono tre: Sami Fuat, 50 anni, turco, Khalid Arslan, 25 anni, pakistano, e un minorenne. Gun Ufuk dovrebbe essere trasferito in Italia nelle prossime ore per l’interrogatorio.
Le ricerche dei corpi continueranno a oltranza
Mentre le indagini vanno avanti, le ricerche dei corpi nel mare di Steccato di Cutro non si fermano e anzi, il Centro di coordinamento ricerche che si è riunito ieri nella Prefettura di Crotone, ha deciso che proseguiranno ad oltranza.
Il numero delle vittime accertate è salito a 72. Gli ultimi due corpi appartengono a una bambina e a una giovane donna. I ricoverati sono ancora 4, di cui 3 minorenni.