
Era ricercata dal 2010 con red notice per associazione a delinquere, riduzione in schiavitù, tratta di persone e sfruttamento della prostituzione. Ed era stata condannato in via definitiva a tredici anni di reclusione. La sua fuga è terminata questa mattina, mercoledì 8 marzo, con l’arrivo a Ciampino.
Era una delle poche donne nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi della polizia italiana: è Jeff Joy, 48enne nigeriana, indicata come esponente di spicco della Black Mafia, una delle organizzazioni criminali emergenti più potenti al mondo, al punto da essere monitorata in modo capillare dall’Interpol.
Il ruolo di Jeff Joy nella mafia nigeriana
Secondo le indagini svolte dal 2006 al 2007 dalla Squadra Mobile di Ancona, Joy aveva un ruolo di primo piano nel favorire l’arrivo di ragazze nigeriane in Italia, Olanda e Spagna. Ragazze che poi venivano costrette a prostituirsi, spesso attraverso l’uso di minacce e violenze estese anche ai familiari in patria.
La donna era stata arrestata il 4 giugno in Nigeria dai locali servizi di intelligence, in esecuzione della red notice emessa dall’Italia. La polizia ha poi individuato il luogo dove viveva. La sua estradizione è stata possibile grazie all’attività della magistratura nigeriana e all’impulso dell’ambasciatore italiano in Nigeria, in collaborazione con il Ministero della Giustizia italiano.