
Elly Schlein e Stefano Bonaccini si sfidano oggi, domenica 26 febbraio, alle primarie del Pd. Si vota dalle 8 alle 20 in 5.500 seggi gazebo allestiti in tutta Italia. Le operazioni di voto saranno permesse da circa 20mila volontari.
Tutti gli italiani, anche se non iscritti al Partito democratico, possono votare il successore di Enrico Letta con un contributo di 2 euro e una dichiarazione di sostegno ai Dem. Bisogna anche dichiarare di riconoscersi nella proposta politica del partito, di sostenerlo alle elezioni e accettare di essere registrati nell’Albo pubblico degli elettori. Per trovare la sede più vicina nella propria città, andare sul sito primariepd2023.it. Sedici e diciassettenni potevano pre-iscriversi per votare dove vivono entro le 12 del 24 febbraio.
Il voto ai gazebo
Per votare nei gazebo, bisogna portare con sé un documento di identità. I cittadini stranieri residenti in Italia, i minori dai 16 anni in su, i lavoratori e gli studenti fuori sede possono votare, ma devono pre-registrarsi sulla piattaforma, allegando la documentazione richiesta e selezionando il gazebo più vicino a dove vivono.
Il voto online
Si può votare anche online, producendo un’autocertificazione e pre-registrarsi sulla piattaforma web, compilando il modulo con i dati richiesti entro il 18 febbraio alle 14. Il voto online avverrà sulla piattaforma web, accedendo con lo Spid.
Come si vota
Per esprimere la propria preferenza bisognerà tracciare un segno sulla lista dei candidati che sostengono uno tra Schlein e Bonaccini.
Primarie Pd: le differenze tra Schlein e Bonaccini
Elly Schlein e Stefano Bonaccini hanno due visioni diverse sul futuro del partito che è al governo ormai da dieci anni. Il presidente della Regione Emilia Romagna è meno ideologico, non direbbe no a prescindere a una collaborazione con il Terzo Polo e pensa di portare avanti un’opposizione aperta al dialogo col governo di centrodestra. Bonaccini propone un taglio del cuneo contributivo del 30% per i giovani e vorrebbe referendum tra gli iscritti sulle decisioni importanti. È a favore degli inceneritori.
Elly Schlein invece, ha una visione più tradizionale di sinistra sia nelle battaglie da combattere che nell’ideologica. Non dice no a una collaborazione con il Movimento 5 Stelle all’opposizione e ha intenzione di portare avanti le battaglie sullo Ius Soli, il matrimonio egualitario, il No al nucleare, più fondi per la sanità, l’obbligo scolastico fino a 18 anni, salario minimo, e stipendi più alti per chi lavora nelle suole. Schlein vuole una redistribuzione dei grandi patrimoni e percorsi di formazione continua, oltre che trasformare il sito web in una piattaforma deliberativa. È contraria agli inceneritori.