Naufragio nel Crotonese: almeno 59 migranti sono morti, si cercano superstiti

"C'erano stati sbarchi, ma mai una tragedia così", ha commentato il sindaco di Cutro Antonio Ceraso.

Naufragio migranti Cutro - Foto di Ansa Foto
Naufragio migranti Cutro – Foto di Ansa Foto

Almeno 45 migranti sono morti all’alba nelle coste calabresi, durante un tentativo di sbarco a Cutro, a una ventina di chilometri da Crotone. Altri potrebbero essere dispersi in mare e il bilancio di aggrava minuto per minuto.

Tra le vittime c’è anche un neonato di pochi mesi, che è stato tratto fuori dall’acqua da soccorritori, polizia e vigli del fuoco, che sono al lavoro sul posto. Molte persone sono ancora disperse.

I superstiti sono una cinquantina. Sono stati soccorsi sulla spiaggia e rifocillati dal personale del 118 e della Croce Rossa.

Le forze dell’ordine stanno parlando con i sopravvissuti di questa tragedia per capire quanti fossero i migranti sul barcone affondato. Al momento sembra che l’imbarcazione portasse a borso tra i 200 e i 250 migranti, provenienti tra Pakistan, Afghanistan e Sri Lanka.

Barcone stracolmo e mare in tempesta

Il barcone potrebbe essersi spaccato in due perché non ha retto il peso di tutte le persone a borso, anche a causa del mare agitato, di forza 3-4.

Nell’area sono attive due motovedette e un elicottero della Guardia Costiera. I migranti “non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto”, scrive RaiNews citando fonti sul posto.

Il sindaco: “Mai una tragedia così”

C’erano stati sbarchi, ma mai una tragedia così”, ha commentato il sindaco di Cutro Antonio Ceraso. “Il mare continua a restituire i corpi, è qualcosa che non si vorrebbe vedere”. 

Meloni: “Dolore per le vite umane vittime dei trafficanti”

Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”. Queste le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un posto pubblicato su Facebook. “È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”. 

Ed aggiunge: “Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione dagli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole“.