
Ai microfoni di iNews24, Letizia Giorgianni, della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione alla Camera per Fratelli d’Italia, spiega alcune proposte di intervento al decreto Superbonus, dopo il blocco della cessione dei crediti.
Confedilizia ha proposto di rinviare lo stop al Superbonus e salvare il sismabonus…
“Penso che una proroga possa aiutare a smaltire i crediti incagliati. Perché obiettivamente può dare il tempo necessario alle ditte che hanno fatto il contratto di sbloccare i crediti incagliati. Secondo me, dare una proroga per i lavori in essere e per me Cila ormai avviate, sarebbe stata la soluzione. Per il resto, sappiamo che il Superbonus, passa prima al 90% per poi diminuire progressivamente negli anni futuri”;
Ministero dell’Economia e associazioni sono d’accordo sul fatto che si debba intervenire urgentemente.
“Sì, del resto però, c’è da dire che rimediare non è così semplice. Questo provvedimento, pur avendo fini utili, è stato malgestito nel meccanismo e ha subito anni di modifiche normative. Non ha funzionato e ha portato a frodi, spese eccessive per lo Stato e ha permesso l’efficientamento energetico solo del 4% delle residenze degli italiani. E non è un intervento valutato solo dal nostro governo. Il decreto però ha trovato una prima risposta”;
Si spieghi…
“In qualche maniera sta cercando di smaltire la mole dei crediti incagliati. La riduzione della percentuale del Superbonus permetterà anche di ridare al mercato i costi reali, perché i prezzi verranno contrattati. È sotto gli occhi di tutti: i prezzi sono aumentati in tutta la filiera e in alcuni casi sono triplicati”;
Può spiegare cos’è la cartolarizzazione?
“Il tema sostanzialmente è questo: molte imprese di sono trovate a non avere liquidità per pagare i fornitori e i lavori si sono stoppati. Con la cartolarizzazione, a patto di trovare il veicolo, la compensazione è immediata. Il cittadino avrebbe subito la liquidità. Si tratta di un processo finanziario in cui si vendono i crediti a una società specializzata, che con questi emette dei titoli obbligazionali. Nel caso del Superbonus si tratta di cedere questi crediti derivanti dai lavori a una società specializzata – si parla di Sace – che a sua volta venderebbe “carta”, sotto forma di obbligazioni, sul mercato. E ovviamente a comprarle sarebbero investitori istituzionali”;
Al di là della complessità del meccanismo, qual è il beneficio si questa soluzione?
“La cartolarizzazione ha il vantaggio di far ottenere al cittadino una liquidità immediata, senza dover aspettare di spalmare la spesa negli anni successivi con la detrazione nella dichiarazione dei redditi”;
C’è poi l’opzione degli F24.
“Il meccanismo degli F24 è completamente diverso. Molto più semplice da realizzare ma meno immediato. L’idea sarebbe permettere alla banca di dare una piccola parte dei versamenti compensando i suoi crediti fiscali. Con questo meccanismo, ad ogni pagamento del cittadino, le banche potrebbero liberarsi un una piccola quota di questi crediti. In tre o quattro anni sarebbe possibile smaltire anche 15 miliardi”;
Qual è l’opzione migliore?
“Sono meccanismi complessi. Il primo, a patto di trovare il veicolo (una società specializzata) permette di trovare immediata liquidità, a patto che un investitore istituzionale acquisti queste obbligazioni. Il secondo è più a portata di mano: le banche versano tramite l’F24 dei cittadini, subito una percentuale, alleggerendosi di questi crediti fiscali”.