
Maurizio Costanzo è morto poco fa a Roma all’età di 84 anni. La notizia arriva dal suo ufficio stampa. È stato giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore ed ha il merito di aver rivoluzionato il linguaggio televisivo italiano.
Nato a Roma nel 1938, ha firmato tanti programmi radiofonici e televisivi, oltre che commedie teatrali. La sua grande popolarità arrivò nel 1976 con un programma in Rai, Bontà loro.
Ma il suo nome è legato indissolubilmente al Maurizio Costanzo Show, in onda su Mediaset dal 1982. Tra i suoi programmi, anche Buona domenica.
È stato autore di numerosi libri, tra cui Chi mi credo di essere (2004, in collaborazione con Giancarlo Dotto), E che sarà mai (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro, Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis (2016), Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).
Il suo sogno da bambino era diventare giornalista e ha cominciato il suo percorso nel quotidiano romano Paese Sera a 18 anni come cronista. A 22 anni ha assunto l’incarico di caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia.
Maurizio Costanzo è tra gli autori di Se Telefonando di Mina
Pochi anni dopo esordisce come autore radiofonico e nel 1966 è stato coautore della canzone di Mina Se telefonando, insieme con Ghigo De Chiara, con la musica di Ennio Morricone.
Maurizio Costanzo e il cinema
Ha ideato il personaggio Fracchia, creato e portato al successo da Paolo Villaggio, ma anche molti spettacoli televisivi. Ha partecipato alla sceneggiatura di alcuni film, quattro dei quali diretti da Puti Avati: Bordella, La Casa delle finestre che ridono, Tutti defunti… tranne i morti e Zeder.
Nel 1977 ha contribuito a scrivere la sceneggiatura del film di Ettore Scola Una giornata particolare, interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
Quando venne coinvolto nello scandalo della P2
Nel 1979 assume la direzione de La Domenica del Corriere, e nel 1980 quella del quotidiano L’Occhio dal quale si è dimesso nel 1981 dopo essere stato coinvolto nello scandalo della Loggia P2. Il giornalista figurava nella lista degli iscritti: “Un errore, un grosso errore, ma gli errori fanno bene e fanno crescere”, aveva dichiarato su questo, al Corriere della Sera anni dopo.
L’amicizia con Falcone e l’impegno contro la mafia
Ha fondato la società di produzione Fortuna Audiovisivi, ed è sempre stato in prima linea nella lotta alla mafia. Era un amico di Giovanni Falcone, che ospitava spesso nelle sue trasmissioni.
Dopo l’omicidio di Libero Grassi ha realizzato una maratona Rai-Fininvest contro la mafia insieme con Michele Santoro. In diretta aveva bruciato una t-shirt con sopra scritto Mafia Made in Italy. E proprio il suo impegno contro le mafie potrebbe essere stato il motivo per sui è stato coinvolto in un attentato il 14 maggio 1993, quando una Fiat Uno imbottita di tritolo è esplosa a Roma mentre transitava un’auto con a bordo Costanzo e la moglie Maria De Filippi. I due sono rimasti incolumi.
La vita privata di Maurizio Costanzo
Maurizio Costanzo è stato sposato quattro volte. La prima nel 1962 con Lori Sammartini, di 14 anni più grande. Dieci anni dopo ha sposato la giornalista Flaminia Morandi, da cui ha avuto i figli Camilla e Saverio. Dopo 14 anni si è sposato con la conduttrice tv Marta Flavi e nel 1995 ha sposato Maria De Filippi. I due si sono conosciuti nel 1989 durante un convegno sulla pirateria cinematografica a Venezia. Nel 2002 la coppia ha preso in affido un bambino di 10 anni, Gabriele, adottato nel 2004. Maurizio Costanzo era nonno di quattro nipoti.