
“Salvini sappia che a Piazzale Loreto c’è ancora posto”. Queste le parole apparse tra le stories del profilo Instagram del collettivo studentesco del liceo Einstein di Torino. La minaccia arriva dopo la solidarietà espressa dal vicepremier nei confronti del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, per un altro post sul quale sono in corso accertamenti. “Ho sognato questa notte le barricate in via Bologna. E la Digos qua non entra più, Valditara a testa in giù”, si leggeva.
“Massima solidarietà al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, per le vili minacce ricevute attraverso le stories del profilo Instagram del collettivo studentesco del liceo Einstein di Torino”, dichiara il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, che ai nostri microfoni commenta la vicenda.
“Violenze e minacce non ci fermeranno”
“Intanto al vicepremier Matteo Salvini va la nostra solidarietà come uomo delle istituzioni che sta lavorando in modo straordinario per rendere concreta l’azione di questo governo insieme alla presidente del Consiglio. Abbiamo detto che nessun tipo di violenza e di minacce ci fermeranno. La nostra azione democratica di governo è chiara e trasparente e se a qualcuno non piace, se ne faccia una ragione”.
Il senatore ritiene che tutte le forze politiche debbano condannare l’episodio: “Noi ci aspettiamo anche una presa di posizione dell’opposizione tutta, e della sinistra in particolare, di fronte a questo vergognoso atto che richiama periodi molto bui della storia del nostro paese”.
Negli ultimi giorni a Firenze c’è stato un altro episodio di violenza tra gruppi studenteschi. Che clima c’è?
“Io credo che a volte ci sia molta superficialità e anche ignoranza nell’agire. Purtroppo alcuni giovani sono condizionati ma per questo non voglio esprimere giudizi di parte. Io credo che dobbiamo abbassare i toni tutti, compreso il mondo della scuola. E se si vogliono fare confronti politici seri, si utilizzino i momenti assembleari in modo tale da informare e da permettere di conoscere a tutti la vera realtà in cui ognuno di noi è chiamato ad operare. Noi siamo a disposizione per i confronti costruttivi e democratici“.