
Silvio Berlusconi è stato assolto nell’ambito del processo Ruby Ter. L’ex premier era imputato con l’accusa di corruzione di atti giudiziari, per cui la Procura aveva chiesto una condanna di sei anni.
I giudici del Tribunale di Milano hanno invece stabilito che “il fatto non sussiste”. Anche gli altri imputati del filone milanese sono stati prosciolti, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, tra cui Karima el Mahroug, conosciuta come Ruby.
Per tre posizioni, tra cui quella dell’ex parlamentare Maria Rosaria Rossi, i giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano hanno dichiarato l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. La decisione è arrivata dopo una camera di consiglio di due ore, al termine di un procedimento durato otto anni.
Karima el Mahroug: “Finito un incubo”
“Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo”, ha dichiarato Karima el Mahroug, conosciuta come Ruby: “Ho bisogno di tempo per assimilare. Sono contenta perché finalmente una parte della verità è venuta fuori”.
Gli imputati erano 27, tra olgettine e altri ospiti delle serate di Arcore, come Rossi e il presidente di Medusa Carlo Rossella.
Ruby Ter, legale di Berlusconi: “Sono soddisfatto”
“È un’assoluzione con la formula più ampia e più piena possibile, non posso che essere enormemente soddisfatto, tre su tre”. Queste le parole dell’avvocato Federico Cecconi, che ha difeso Silvio Berlusconi durante tutti i filoni del processo, Milano, Siena e Roma.
Tajani: “Non avevo dubbi sulla sua innocenza”
“L’assoluzione di Berlusconi è una bellissima notizia che gli rende giustizia. Non avevo alcun dubbio sulla sua innocenza. La comunità di Forza Italia festeggia il suo leader”, ha scritto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier su Twitter.
Ruby Ter, Salvini: “Felice per l’assoluzione di Berlusconi dopo anni di sofferenza”
“Felice per l’assoluzione di Silvio Berlusconi dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche”, ha commentato Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti.
Il Cavaliere era accusato di aver pagato, da novembre 2011 fino al 2015, circa dieci milioni di euro alle ospiti alle serate ad Arcore, per mentire durante i processi Ruby e Ruby bis. A maggio l’accusa aveva chiesto una condanna a sei anni e la confisca di più di dieci milioni di euro.