Caporale dell’Esercito morto a Roma, sospettato un trentenne

La morte cerebrale è stata decretata nel primo pomeriggio di ieri. I familiari hanno dato il proprio consenso alla donazione degli organi. 

Danilo Salvatore Lucente Pipitone - Foto di Ansa Foto
Danilo Salvatore Lucente Pipitone – Foto di Ansa Foto

C’è un sospettato per l’omicidio del caporale maggiore dell’Esercito italiano Danilo Salvatore Lucente Pipitone, morto dopo essere stato aggredito a Roma nella notte tra venerdì e sabato durante una lite stradale.

La persona sospettata sarebbe un cittadino nordafricano di trent’anni con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. Indagano gli agenti della Squadra Mobile, che hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza, grazie ai quali sarebbero risaliti alla targa di un’auto che è stata vista andare via dal luogo.

Caporale morto a Roma: le indagini

Gli investigatori, coordinati dalla Procura, hanno ascoltato i testimoni. A bordo dell’auto andata via dal luogo dell’omicidio ci sarebbero più persone. L’ipotesi più accreditata sul movente potrebbe essere una rapina finita male anche se non sono stati rubati cellulare e portafogli di Danilo Salvatore Lucente Pipitone.

Danilo Salvatore Lucente Pipitone aveva 44 anni ed è stato aggredito a Centocelle. È stato soccorso alle 2.30 di notte nei pressi della sua auto vicino via dei Sesami. Aveva un taglio al sopracciglio, una ferita sulla nuca e altri traumi provocati forse da un bastone.

La morte cerebrale è stata decretata nel primo pomeriggio di ieri. I familiari hanno dato il proprio consenso alla donazione degli organi.