Marco Mengoni re del Festival di Sanremo 2023: una dedica speciale

Successo annunciato di "Due Vite", solo uomini nella cinquina finale

Marco Mengoni re del Festival di Sanremo 2023 - Foto di Ansa Foto
Marco Mengoni re del Festival di Sanremo 2023 – Foto di Ansa Foto

Mai negli ultimi anni uno dei cantanti in gara è arrivato Papa in conclave e ne è anche uscito come è successo quest’anno a Marco Mengoni. Scommettere sulla sua vittoria significava portare a casa poco e lo sapevano tutti. Ma nulla toglie sulla vittoria nel Festival di Sanremo 2023 con un brano perfetto, per lui e per la gara.

Dieci anni dopo L’essenziale, nella sua piena maturità artistica, Mengoni con Due Vite ha fatto il pieno di consensi fin dalla prima serata. Sempre in testa, ha dominato anche il segmento dedicato alle cover reinterpretando i Beatles, ha fatto il vuoto.

Nella cinquina finale tutti uomini: alle sue spalle Lazza, che si consolerà con le vendite (e sarà un altro testa a testa) e Mr. Rain, poi appena giù dal podio Ultimo e Tananai che si sono confermati. Nessuna voce femminile e marco lo ha sottolineato subito, nella sua prima dichiarazione: “Volevo dedicare questo premio a tutte le donne che hanno partecipato e sono delle cantanti meravigliose. Siamo arrivati in cinque ragazzi e credo fosse giusto dedicarlo a tutte le donne che hanno cantato su questo palco. Mi dispiace moltissimo che non ci stata nessuna di loro”.

Dove non ha sfondato, però, è negli altri premi. Quello della critica dedicato a Mia Martini e quello della Sala Stampa ‘Lucio Dalla’ sono andati a Colapesce-Dimartino con Splash. Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo è stato assegnato ai Coma_Cose per L’addio e il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale (assegnato dall’orchestra) a Marco Mengoni.

Marco Mengoni re del Festival di Sanremo 2023: la sua dedica è davvero speciale

La vittoria di Marco Mengoni è anche la rivincita definitiva su un passato di sofferenza che lui non ha mai nascosto e gli è servito per diventare l’artista sensibile che è oggi. Ne aveva parlato lo scorso ottobre in un’intervista a ‘7’ del Corriere della Sera.

Aveva raccontato la sua lotta al dismorfismo corporeo, un disturbo che provoca eccessiva preoccupazione per difetti corporei, anche quelli poco appariscenti. Una insicurezza che alla lunga può diventare patologia come è già stato per sua nonna, sua madre, le zie. “Pesavo 106 chili, avevo i capelli lunghi che mi coprivano gli occhi. Per me è stato difficile accettare che gli altri mi vedessero bello e anche nel mio percorso di analisi e terapia ci siamo incagliati su questo”.

Cos’altro resta del Festival di Sanremo 2023? La coppia formata da Amadeus e Gianni Morandi, eccezionale anche nel trio con Al Bano e Massimo Ranieri, ha funzionato alla grande. Molto meno le donne che li hanno circondati. Chiara Ferragni ridondante, non ha aggiunto e tolto nulla al suo personaggio e alla fine la più convincente è stata Chiara Francini.

Meglio altre donne. Madame che ha portato con grazia un tema complicato e non sanremese, Giorgia che si è ripresa dopo una prima serata di incubo, Elodie ormai diventata icona in tutti i sensi. E tra gli ospiti, assolutamente promossi i Depeche Mode che hanno dato un tono internazionale vero all’ultima serata.

Amadeus legge il messaggio di Zelensky - Foto di Ansa Foto
Amadeus legge il messaggio di Zelensky – Foto di Ansa Foto

All’Ariston, anche le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky attraverso una lettera declamata da Amadeus. “L’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura”.