
Uno dei momenti indimenticabili del Festival di Sanremo 2023 è Blanco che distrugge i fiori sul palco dell’Ariston.
Dopo una prima esibizione con Mahmood, in cui hanno cantato Brividi, canzone che li ha portati sul podio della kermess musicale l’anno scorso, il cantante è risalito sul palco per cantare ma sua nuova canzone.
Ma a causa di un problema tecnico non riusciva a sentire. Così infastidito dalla situazione ha distrutto i fiori, che oltre ad adornare il palco sono il simbolo della città di Sanremo.
Sanremo 2023: il pubblico urla “buuu”
Al termine della musica, il pubblico ha cominciato a dimostrare il suo dissenso nei confronti del gesto di Blanco, urlando “buuuu”. Così è entrato Amadeus, che ha tentato di placare gli animi.
Blanco: “Mi sono divertito lo stesso”
Il direttore artistico e conduttore del Festival ha chiesto al cantante cosa fosse successo, e lui ha risposto: “Non mi sentivo in cuffia”. Il pubblico intanto continuava a fischiare, “ma mi sono divertito lo stesso”.
Sul palco c’era una strage di rose. Amadeus ha tentato di placare gli animi chiedendo a Blanco di riesibirsi successivamente, cosa che poi non è accaduta.
I conduttori placano i toni con la simpatia
In aiuto ad Amadeus è arrivato Gianni Morandi con una scopa per togliere i fiori distrutti, smorzando la tensione che si era creata. “Era dai tempi di Bugo e Morgan che non succedeva una cosa così”, ha affermato Amadeus. Anche Fiorello ha cercato di smorzare i toni.
Festival di Sanremo, Toti: “Dietro alla scenografia che hai distrutto con leggerezza c’è la storia della nostra città”
Ma il gesto di Blanco non è piaciuto nemmeno al pubblico a casa, oltre che al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che sui social ha scritto: “Nessuno tocchi i fiori di Sanremo! Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza ci sono la storia di una città intera e l’intenso lavoro dei nostri floricoltori. Per questo ti voglio invitare personalmente a visitare le nostre serre per vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l’eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del DNA della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival. È il migliore esempio che puoi dare a tutti i ragazzi che ti seguono e amano la tua musica. Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori… può nascere un fiore!”.