Terremoto in Turchia, l’appello di un testimone a iNews24: “Pazarcik dimenticata: fate arrivare gli aiuti”

Terremoto in Turchia e in Siria
Terremoto in Turchia e in Siria

Il terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha devastato il distretto di Pazarcik, che si trova nella provincia di Kahramanmaras, epicentro della pesante scossa che si è verificata ieri.

Mentre il numero delle vittime si conta ancora, Pazarcik è inarrivabile, perché le vie di collegamento sono impraticabili. Il freddo poi, non aiuta le ricerche dei dispersi. Ai nostri microfoni, la testimonianza di un giovane che preferisce restare anonimo. È originario proprio di Pazarcik, in questo momento si trova a Istanbul per lavoro e vorrebbe partire perché lì ci sono tutti i suoi cari.

Non sto bene. La mia città di origine è stata colpita gravemente. Il mio popolo è povero, siamo curdi aleviti. Negli anni abbiamo avuto già tanti problemi e per noi questo terremoto è stato l’ennesima tragedia”, racconta con la voce singhiozzante.

Le persone stanno morendo sotto le macerie e non è possibile raggiungere la città perché la strada è devastata. Se riuscissero a renderla praticabile, sarebbe più semplice far arrivare aiuti”. Il giovane racconta che “molte persone che vivono in Europa vorrebbero arrivare qui per aiutare ma non ci sono voli”.

Il nostro testimone vorrebbe raggiungere i suoi cari: “Proverò a raggiungere Pazarcik domani mattina insieme ad alcuni amici. Ma non ci sono pullman, aerei, niente. Quindi cercheremo di arrivare in una città vicina, poi vedremo come fare. Lì ci sono i miei cari, non posso lasciarli soli”.

L’appello: “Servono aiuti”

Il giovane lancia anche un appello: “Abbiamo bisogno di aiuto. Ci sono tanti piccoli villaggi senza elettricità, le pompe di benzina non forniscono carburante, finirà il cibo. Molte persone sono morte e il freddo non aiuterà i feriti a sopravvivere, tanti bambini soffrono. Non ci sono militari per aiutare la gente, né aiuti per salvare la vita delle persone. Il governo lì non è ancora arrivato”.