Gli accertamenti dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri mostrano che gli italiani in Turchia “stanno tutti bene”. E che “nessuno sia in pericolo”. Lo ha detto oggi il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa con i giornalisti davanti Palazzo Chigi.
“Dove il terremoto è stato più forte ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti tutti al telefono e ci risulta stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani e, dagli incroci che abbiamo fatto tramite l’ambasciata e i consolati, ci risulta che siano tutti quanti in salvo”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, spiegando che in Siria e nel Nord dell’Iraq non dovrebbero esserci cittadini italiani. L’Italia ha messo a disposizione una squadra della protezione civile per fornire “tutto ciò che è necessario”, ha continuato Tajani.
Turchia, Tajani: “L’Italia farà tutto ciò che è in suoi potere per stare vicino a quelle popolazioni”
“Stamane alle sette italiane ho chiamato il ministro degli Esteti turco (Mevlut Cavusoglu) per esprimere tutta la solidarietà del nostro Paese e la disponibilità della nostro protezione civile a fare tutto ciò che fosse necessario. E’ già pronta una squadra e appena ci sarà l’ok partirà in sintonia con la protezione civile europea”, ha detto Tajani, spiegando come la situazione sia “drammatica” con circa 1.300-1.400 morti già segnalati. “Siamo vicini al popolo turco, ai siriani e alle famiglie delle vittime. L’Italia farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare quelle popolazioni: sappiamo bene cosa vuol dire affrontare un post terremoto”, ha detto Tajani. “Si tratta di aiutare due Paesi che hanno avuto un danno devastante”, ha aggiunto il ministro.