
Poteva essere la notte dei Maneskin, prima rock band italiana a vincere un Grammy. Invece il premio più ambito della musica mondiale ha preso un’altra strada. E sa di beffa la premiazione alla Crypto.com Arena di Los Angeles, perché i quattro ragazzi romani sono stati battuti da una cantante jazz.
I Maneskin, che saranno ospiti nell’ultima serata del Festival di Sanremo 2023 sabato 11 febbraio, erano candidati nella categoria ‘Miglior nuovo artista dell’anno’. Il premio però è andato ad una outsider, Samara Joy che ha vinto anche come Miglior album vocale jazz.
Quella di Los Angeles però è stata senza dubbio la notte di Beyoncé. La 41enne icona del pop statunitense è entrata nella storia conquistando 32 premi, meglio il direttore d’orchestra ungherese naturalizzato inglese Georg Solti, scomparso nel 1997, che era arrivato a 31.
In tutta la carriera 88 nomination e quindi la media è impressionante. In particolare quest’anno ha vinto per la migliore canzone R&B, ‘Cuff It’, per la miglior registrazione di musica dance-elettrica in ‘Break My Soul’, per la miglior performance R&B tradizionale con ‘Plastic Off the Sofa’ e per il miglior album dance-elettronica, ‘Renaissance’.
Maneskin beffati da una cantante jazz, Beyoncé in trionfo: tutti i premi della serata
Gli altri premi più importanti ai Grammy Awards 2023 sono stati assegnati ad Harry Styles, Lizzo e Bonnie Raitt. Il cantautore britannico ha vinto come ‘Album dell’anno’ con “Harry’s House” (in tutto 3 premi), mentre Lizzo il premio ‘registrazione dell’anno’ con “About Damn Time”. E la veterana Bonnie Raitt si è aggiudicata la ‘Miglior canzone dell’anno’ con “Just Like That”.
C’è stato spazio anche per la politica grazie alla presenza di Jill Biden. La moglie del presidente americano è arrivata sul palco per annunciare la vincitrice del Grammy andato a Bonnie Raitt ma ha anche celebrato il cantante pop, Shervin Hajipour. Era stato eliminato nella versione iraniana di ‘American Idol’, quindi aveva scritto una canzone di protesta, che lo ha reso virale sui social. Così ha vinto il Grammy per il maggior impatto sui temi sociali.
Ecco tutti i premi principali della serata:
Miglior album dell’anno: “Harry’s House”, Harry’s Styles
Miglior registrazione dell’anno: “About Damn Time”, Lizzo
Canzone dell’anno (premio del cantautore): “Just Like That”, Bonnie Raitt
Miglior performance da solista pop: “Easy on Me”, Adele
Miglior performance di duo/gruppo pop: “Unholy”, Sam Smith e Kim Petras
Miglior album rap: “Mr. Morale & the Big Steppers,” Kendrick Lamar
Miglior album dance/elettronica: “Renaissance”, Beyoncé
Miglior canzone R&B: “Cuff It”, Beyoncé
Miglior album country: “A Beautiful Time”, Willie Nelson
Miglior album vocale pop: “Harry’s House”, Harry Styles
Miglior album di musica urbana: “Un Verano Sin Ti” Bad Bunny
Miglior album rock: “Patient Number 9”, Ozzy Osbourne
Miglior performance rock: “Broken Horses”, Brandi Carlile
Miglior canzone rock: “Broken Horses”, Brandi Carlile
Miglior performance rap: “The Heart Part 5”, Kendrick Lamar
Miglior canzone rap: “The Heart Part 5”, Kendrick Lamar
Miglior performance rap melodica: “Wait For U”, Future con Drake & Tems
Miglior album R&B: “Black Radio III”, Robert Glasper
Miglior performance R&B: “Hrs & Hrs”, Muni Long
Miglior performance R&B tradizionale: “Plastic Off the Sofa”, Beyoncé
Miglior album R&B progressivo: “Gemini Rights”, Steve Lacy
Miglior performance di musica alternativa: “Chaise Longue”, Wet Leg
Miglior album di musica alternativa: “Wet Leg”, Wet Leg
Miglior album country: “‘Til You Can’t”, Cody Johnson
Miglior video musicale: “All Too Well: The Short Film”, Taylor Swift
Produttore dell’anno, non classico: Jack Antonoff
Miglior film musicale: “Jazz Fest: A New Orleans Story”
Miglior canzone scritta per i media visivi: “We Don’t Talk About Bruno” da
“Encanto”, Lin-Manuel Miranda
Miglior album vocale jazz: Samara Joy
Miglior album americano: “In These Silent Days”, Brandi Carlile
Migliore interpretazione americana: “Made Up Mind”, Bonnie Raitt
Miglior canzone roots americana: “Just Like That”, Bonnie Raitt
Miglior registrazione dance/elettronica: “Break My Soul”, Beyoncé