
La Bce ha deciso di alzare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3%, quello sui depositi al 2,50% e quello sui prestiti marginali al 3.25% con effetto dall’8 febbraio.
Nel comunicato diffuso al termine del vertice, il Consiglio direttivo fa sapere che lo scopo della decisione è combattere l’inflazione. I tassi verranno alzati di ulteriori 50pb a marzo, “per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria”.
“Mantenere i tassi di interesse su livelli restrittivi farà diminuire nel corso del tempo l’inflazione, frenando la domanda, e metterà inoltre al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative di inflazione. In ogni caso, anche in futuro le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di trasferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.
La Bce conferma quanto comunicato a dicembre, cioè che il portafoglio App – cioè il programma di acquisti di titoli – calerà di 15 miliardi al mese dall’inizio di marzo alla fine di giugno 2023. La riduzione successiva sarà decisa nel tempo.
Il Consiglio direttivo inoltre, intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza fino alla fine del 2024, del programma di acquisti pandemico Pepp.
Migliorano le Borse ue
Dopo queste decisioni sono migliorate le Borse europee:Piazza Affari sale dell’1,3%, Parigi dello 0,6%, Londra dello 0,85%, Madrid dell’1,9% e Francoforte dell’1,3%. Frena leggermente l’euro, che torna sotto quota 1,1 con il dollaro, a 1,098, in flessione dello 0,1%.