
Fisso o libero, questo è il problema. Ancora di più negli ultimi mesi, perché l’aumento indiscriminato delle bollette per luce e gas ha messo in crisi anche le scelte dei consumatori italiani. In realtà esistono due mercati e due tipi di proposte nei quali pescare sperando di aver fatto la scelta più corretta.
In regime di concorrenza, oggi vale tutto ma ci sono anche regole importanti da conoscere. Una su tutte: chi ha aderito al libero mercato per i prossimi mesi può stare tranquillo perché un decreto impedisce le modifiche unilaterali al contratto fino al 30 giugno 2023. Quindi prezzi e modalità di fornitura che sono stati sottoscritti non possono cambiare.
I dati del 2022 però raccontano anche un’altra realtà. In mezzo al mare magno degli aumenti per le bollette, chi ha aderito al mercato tutelato in proporzione ha risparmiato rispetto al mercato libero. Per la luce nel primo caso i prezzi sono saliti del 91,5% e nel secondo del 219,3%. Ancora più evidente la differenza per il gas: crescita del 44,7% nel mercato tutelato contro il 134,9% di quello libero.
Con l’avvento del nuovo anno cosa conviene di più fare ai consumatori? Il primo passo è quello di confrontare i prezzi sul il Portale offerte di Arera, l’Agenzia per l’energia. Il sistema chiederà di inserire la città e il Cap di residenza e di scegliere tra tariffe per fasce o tariffe monorarie, che convengono sempre quando ci sono consumi maggiori nelle ore diurne.
Mercato libero o prezzi fissi? Le migliori scelte per la bolletta della luce e del gas
Come racconta una recente indagine di Facile.it, almeno un italiano su quattro ha dichiarato di non sapere se il suo fornitore di energia lavori nel mercato libero o in quello tutelato. In realtà però questo dato deve essere comunque evidenziato sulla bolletta e quindi basterebbe leggerla bene per capirlo.
Il prezzo fisso o tutelato in genere i contratti dura due anni, anche se al momento i limiti temporali sono più brevi. Quello variabile invece è legato all’andamento della Borsa con due indici da controllare: il Pun è il Prezzo unitario nazionale sulla Borsa elettrica de quindi serve per la luce e il Psv, cioé Punto di scambio virtuale, per il gas.
Come spiega Facile.it, il risparmio per chi passa dal regime di tutela al mercato libero, paragonando tutte le offerte, è del 2% nel caso del gas, ma arriva fino al 20% per l’energia elettrica. Dipende esclusivamente dal costo della materia prima e quindi nel caso della luce è decisamente conveniente al momento. Invece per il gas al momento ci sono differenze minime e per questo in entrambi i casi i consumatori sono sufficientemente tutelati di fronte ai rincari.