
Una partita su più tavoli quella che sta giocano la Juventus al momento. Perché non c’è solo il campo, con i quarti di finale in Coppa Italia da giocare questa sera contro la Lazio e una classifica in campionato che dopo la penalizzazione è diventata drammatica.
L’altro terreno di gioco è diventato il rapporto con i giocatori attualmente nella rosa dei bianconeri che dopo lo tsunami registrato negli ultimi due mesi sono scossi. Molti, a cominciare dai big, chiedono certezze sul futuro e garanzie che non sono solo quelle economiche. Lo ricorda oggi anche il ‘Corriere della sera’ svelando una situazione estremamente delicata.
Massimiliano Allegri sta facendo tutto il possibile per tenere compattato il gruppo, ma non necessariamente basterà in assenza di risposte chiare da parte della proprietà. Perché fino a due mesi fa comunque c’erano alcune figure di riferimento, come il presidente Andrea Agnelli o il vice presidente Pavel Nedved che è sempre stato uomo di campo
Oggi il Cda è composto solo da tecnici che conoscono i conti ma non il gioco. A fare da raccordo è arrivato (o meglio tornato) Francesco Calvo, nuovo capo dell’area football che però dà in meglio nel marketing. E poi Giovanni Manna, ds della Juventus Next Gen, la squadra che gioca in Serie C. Ecco perché molti giocatori, non solo quelli che andranno imn scadenza come Di Maria, Rabiot, Cuadrado e Alex Sandro, vorrebbero un incontro direttamente con John Elkann e quindi la proprietà per fare chiarezza.
Crisi Juventus, i giocatori non si fidano di nessuno
Ora che la nuova dirigenza della Juventus e il suo pool di legali hanno in mano le carte della sentenza emessa della Corte d’Appello della Federcalcio, comincerà la fase 2. Arriverà l’appello al Collegio di Garanzia del Coni con la richiesta di annullare la sentenza e riottenere i 15 punti in classifica.
Come spiega il ‘Corriere dello Sport’ la difesa punterà sul procedimento fuori tempo massimo. Secondo il club infatti il primo scambio di comunicazioni con il procuratore federale Chiné farebbe fede e quindi il procedimento avviato il 26 ottobre 2021 avrebbe oltrepassato i 30 giorni previsti dall’articolo 119 del codice di giustizia sportiva.
Ma questo è solo uno dei capitoli di una vicenda più ampia perché ad inizio marzo è prevista una nuova udienza del processo sportivo, quella relativa alla manovra stipendi. Le dilazioni firmate o solo pattuite con i giocatori e i rapporti con gli agenti saranno passati di nuovo al setaccio. E le prime indiscrezioni parlando di una nuova richiesta di penalizzazione in classifica, questa volta non meno di 20 punti. Tutto questo attendendo la giustizia ordinaria e le decisioni del Tribunale di Torino.