Donzelli, prof Curreri a iNews24: “Infondata la tesi che possa rispondere delle sue opinioni in sede giudiziaria”

E su Donzelli, il costituzionalista dichiara: "La tesi per cui potrebbe essere chiamato a rispondere delle sue opinioni nelle sedi giudiziarie è infondata".

Salvatore Curreri - Foto di Facebook/Salvatore Curreri
Salvatore Curreri – Foto di Facebook/Salvatore Curreri

Ai microfoni di iNews24, il costituzionalista Salvatore Curreri, professore di diritto Costituzionale dell’Università Kore di Enna, interviene sul caso Cospito e sul dibattito Donzelli in Parlamento.

Professore, si assiste a un’escalation di atti vandalici in Italia, l’ultimo a Venezia. Al quotidiano Il Resto del Carlino è arrivata una telefonata anonima nella quale è stato annunciato un attentato terroristico a Bologna collegato al caso Cospito. Bisogna allarmarsi?
Questa è una valutazione che gli organi inquirenti possono fare meglio di me. Non so nemmeno se esista una correlazione diretta tra la battaglia di Cospito e questi atti eversivi. Tenderei a dire di no, perché il regime del 41bis preclude ogni contatto con l’esterno. Non posso dare un giudizio da questo su questo. Certo è che la battaglia che Cospito sta facendo per il 41bis da un certo punto di vista è costituzionalmente importante e le degenerazioni minacciate o attuate in gesti di violenza, non lo aiutano, perché contribuiscono a radicalizzare il conflitto su una questione che invece meriterebbe di essere affrontata con maggiore prudenza e delicatezza. Siamo di fronte a un classico caso di bilanciamento costituzionale tra quelli che sono i diritti del detenuto e le altrettanto importanti esigenze di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico”;

Il pg del Piemonte ha inoltrato al Ministero della Giustizia il parere sul 41bis a Cospito. In precedenza è arrivato anche quello della Dda di Torino. Ora tocca al ministro della Giustizia Carlo Nordio sciogliere la riserva. Secondo lei potrebbe essergli revocato?
Il 41bis è un provvedimento che dura quattro anni, poi può essere rinnovato. È disposto dal ministro della Giustizia su parere del ministro dell’Interno e anche sentita l’autorità giudiziaria. Mi pare che ieri Nordio abbia detto che ai fini di una decisione definitiva avrebbe tenuto in considerazione il parere del magistrato di sorveglianza, perché lui conosce in maniera approfondita la vicenda Cospito, e darebbe certamente un parere importante ai fini anche dei possibili contatti (con l’esterno ndr.) che la revoca del 41bis potrebbe comportare. Il 41bis, proprio perché si tratta di una misura carceraria compressiva dei diritti del detenuto, è sempre revocabile”;

Nel caso di Cospito, secondo lei è giusto revocare il 41bis?
Sul caso specifico mi rimetto alle valutazioni che faranno la magistratura e la politica. Da costituzionalista, mi preme che questa vicenda non distolga lo sguardo dal punto fondamentale”;

Quale?
Non tanto la costituzionalità in sé del 41bis. Si tratta di capire se determinate proibizioni previste, rispondano effettivamente alle finalità del carcere duro o siano inutilmente vessatorie, quindi lesivi del trattamento di umanità a cui ha diritto ogni detenuto”;

Se dovesse essere revocato, c’è il rischio di far diventare Cospito un personaggio di bandiera, anche alla luce di questi atti vandalici che si stanno verificando?
È chiaro che il rischio c’è e il modo in cui questa battaglia si sta conducendo è certamente inammissibile, laddove si faccia ricorso alla violenza. Se invece isoliamo il caso, trovo legittimo lo sciopero della fame di Cospito (non per la revoca del 41bis, che va assolutamente mantenuto quando c’è il rischio di contatti con le organizzazioni malavitose di appartenenza) come rivendicazione di alcuni aspetti eccessivamente lesivi nei confronti della persona, ad esempio il divieto di contatto fisico con i familiari. Ma siccome la vicenda ha assunto toni politici, temo che in questa fase si smarrisca il senso costituzionale della vicenda e prevalgano valutazioni politiche che talvolta sono inevitabilmente strumentali e radicalizzate”;

A proposito di questo. Si è passati dal caso Cospito al caso Donzelli-Delmastro, per le parole pronunciate in Aula dal deputato, esponente importante di Fratelli d’Italia.
Su questa vicenda ci sono state diverse valutazioni non sempre concordanti. Cominciamo dall’inizio: è stato detto che Donzelli dovrebbe rispondere delle sue opinioni di fronte a tutte le sedi, giudiziarie comprese. Quello che dice Donzelli, come qualunque cosa detta da un parlamentare nelle Camere e fuori, è insindacabile. La tesi per cui potrebbe essere chiamato a rispondere delle sue opinioni nelle sedi giudiziarie è infondata”;

E allora cosa si fa in questi casi?
Proprio perché queste accuse non possono essere perseguite dall’autorità giudiziaria, esiste un organo interno che non viene mai attivato, tranne in casi in cui un parlamentare si veda accusato di fatti che ledono la sua onorabilità”;

Il gran giurì?
“È il caso del giurì d’onore che è stato istituito dal presidente Fontana su richiesta dei parlamentari Pd. Trovo questa richiesta sacrosanta e legittima perché con una certa ambiguità Donzelli ha accusato i parlamentari di aver fatto visita a Cospito per chissà quali fini. La legge consente al parlamentare di visitare le carceri e le strutture militari senza alcun permesso perché considera queste attività esplicative della loro funzione. Da questo punto di vista l’affermazione di Donzelli, anche se insindacabile, è inaccettabile e sicuramente di questo risponderà al giurì d’onore”;

Cosa potrà fare il giurì d’onore?
Ecco, forse è il caso di chiarirlo. Il giurì d’onore non è tenuto ad emettere una sentenza. Scriverà una relazione che l’assemblea non è tenuta a votare. In questa relazione si potrebbe dar conto che i parlamentari sono andati legittimamente da Cospito, in esercizio della loro funzione, e che sottendere che ci fossero altri fini, è inopportuno”;

C’è il tema della possibile rivelazione di atti secretati tra Donzelli e Delmastro.
Ieri il ministro Nordio ha detto che sono stati rivelati dati sensibili perché si tratta di un colloquio che un soggetto sottoposto al 41bis ha avuto con persone che sono andate a trovarlo. Questo è comprensibile perché un detenuto al 41bis è sottoposto al controllo e alla registrazione delle conversazioni. Il tema ora è capire se questi dati siano secretati, quindi riservati, perché rientrano nell’amministrazione della giustizia, o siano pubblicizzabili. Su questo Nordio si è riservato di approfondire. Se fossero dati sensibili non mi stupirebbe ma su questo ci sono accertamenti in corso ed evito giudizi”;

Donzelli e Delmastro dovrebbero dimettersi?
“Se dovesse rivelarsi una cosa simile, la posizione del sottosegretario Delmastro sarebbe difficilmente difendibile perché avrebbe fatto un uso “partigiano” delle sue funzioni e si potrebbero ipotizzare le dimissioni. Quanto a Donzelli, le dimissioni sembrano eccessive. Sarà sottoposto al giurì d’onore e la questione si chiuderà lì. Poi sarà il partito a cui appartiene, eventualmente, a prendere misure per renderlo non più in prima fila sotto il profilo politico”.