
Le parole pronunciate ieri, martedì 31 gennaio, da Giovanni Donzelli nell’Aula della Camera, hanno scatenato l’ira delle opposizioni ma anche della maggioranza, specie dentro il governo.
A rendere più grave la situazione, proprio la posizione di primo piano che il deputato ricopre all’interno di Fratelli d’Italia, di responsabile dell’organizzazione nazionale del partito. Donzelli inoltre, è vicepresidente del Copasir.
Cosa ha rivelato Donzelli alla Camera
L’intervento alla Camera di Donzelli doveva servire a sottolineare che il trasferimento dell’anarchico Alfredo Cospito dal carcere della Sardegna a quello di Milano non aveva a che fare con la posizione del suo partito e dell’esecutivo sul 41bis. Ma è andato oltre, fino ad attaccare la sinistra rivelando dei rapporti dal carcere di Cospito con i boss della mafia per far cadere la norma del carcere duro. Ricostruzione questa, contenuta in documenti riservati, in possesso del Ministero della Giustizia, in particolare del Dap.
Sul Dap ha la delega il sottosegretario Andrea Delmastro, che divide casa a Roma con Donzelli e che ha ammesso di aver parlato dell’argomento col collega. Questo ha provocato l’ira del ministro della Giustizia Carlo Nordio per la fuga di notizie dal suo dicastero, oltre che del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per accedere agli atti citati da Donzelli c’è bisogno di una richiesta precisa, dal momento che non sono disponibili ai parlamentari.
La premier Giorgia Meloni è intervenuta per cercare di limitare i danni, mentre il resto del centrodestra è rimasto fuori dalla discussione. Solo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha solidarizzato con Giovanni Donzelli.
Le opposizioni chiedono le dimissioni del deputato di FdI dal Copasir. E resta da capire se nel discorso in Aula siano state violate notizie di un possibile fascicolo di inchiesta.
La polemica non sembra destinata a terminare presto o a restare nell’Aula della Camera. Il Pd ha già annunciato che valuterà anche di spostare la questione fuori dal piano politico, forse in tribunale.