
I lavori per l’istituzione della Camera sulla proposta di legge per istituire la Commissione antimafia sono stati rallentati questa mattina, dopo le accuse del deputato Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia nei confronti dei parlamentari Pd Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e Andrea Orlando. “Mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando”, ha dichiarato. Ed ha aggiunto: “Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”. Ne abbiamo parlato con Stefano Candiani, deputato della Lega.
Quale opinione ha di quanto accaduto stamattina nell’Aula della Camera?
“In una fase importante come quella della costituzione della Commissione antimafia, sarebbe stato auspicabile evitare la questione. Per quanto l’Aula parlamentare sia sempre sede di confronti, anche aspri, della politica, lo spirito atteso sarebbe stato quello dell’equilibrio, della condivisione, dell’unità e della pacatezza. Purtroppo non è stato così”;
E delle parole di Donzelli?
“(La questione ndr.) nasce da una dichiarazione molto forte fatta dall’onorevole Donzelli su cui il Pd e la sinistra hanno costruito una polemica maggiore rispetto a quella che sarebbe stato utile sviluppare durante un dibattito importante. Peccato”;
Sta dicendo che quella di Donzelli è stata un’uscita infelice, ma la polemica del Pd è stata maggiore?
“Ad ogni azione corrisponde una reazione proporzionale. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana prima ha concesso la costituzione di una gran giurì per valutare l’onorabilità delle persone e le dichiarazioni dell’onorevole. Per cui è ovvio che qualcosa non ha funzionato nelle parole di Donzelli, è innegabile. Dico solo che in quest’Aula occorrerebbe un po’ di consapevolezza in più rispetto all’importanza del tema in discussione, evitando di cedere a polemiche che rischiano di esorbitare”;
Cospito è stato trasferito al carcere di Opera per la sicurezza della sua salute dopo oltre 100 giorni di sciopero della fame. Ma sull’accogliere la sua richiesta di revocare il 41 bis, il ministro Nordio è fermo: bisogna aspettare la decisione della magistratura a marzo.
“Non può essere tema di opinione: ci sono delle leggi e prevedono dei requisiti. Se questi sono seguiti, quindi se c’è collaborazione e un atteggiamento di consapevolezza dei reati commessi, la situazione cambia. Evidentemente si trova in questa collaborazione perché non ci sono questi requisiti”;
In merito agli atti vandalici alle sedi diplomatiche a Berlino e Barcellona e a quelli in Italia, il ministro dell’Interno Piantedosi ha dichiarato: “Non ci sono motivi per dire che non è successo niente, ma neanche che la minaccia terroristica è dietro l’angolo”. Tuttavia verrà innalzato il livello di attenzione.
“Noi lo abbiamo dimenticato perché abbiamo dovuto affrontare altri problemi, come il Covid e la guerra in Ucraina. Ma fino a qualche anno fa gli allarmi terroristici lanciati erano cronaca quotidiana. L’aver visto in questi giorni attentati anche in Europa è tema di allarme e attenzione da parte delle autorità di pubblica sicurezza. Quindi dico di non abbassare l’attenzione rispetto al rischio. Nel nostro Paese non si è mai sfociati in situazioni drammatiche, ma in altri sì. Purtroppo rispetto a questo non dobbiamo mai abbassare la guardia e questo vale sia per il terrorismo che per gli attentati anarchici. È giusto che ci sia maggiore attenzione”;
C’è o no l’appoggio della mafia a Cospito per l’abolizione del 41bis?
“Non ne ho la più pallida idea. Sono elementi emersi in Aula questa mattina e che appartengono alla sfera delle indagini giudiziarie. Sono certo che nessun elemento sarà trascurato. Ritengo sbagliato usare questi argomenti per fare polemiche o speculare su situazioni serie e delicate”;
Si dibatte anche dell’influenza che Cospito avrebbe nel mondo anarchico, alla luce degli atti vandalici in Europa e in Italia degli ultimi giorni.
“Torno alla polemica di stamattina sulle parole di Donzelli. È buona cosa che certa sinistra che troppo guarda con occhio di comprensione rispetto a qualche terrorista di sinistra non sia ambigua su una condanna di questo tipo di atteggiamenti e personaggi. Perché poi l’emulazione e la motivazione può spingere a ulteriori esasperazioni di stampo terroristico. La condanna deve essere senza se e senza ma”;
Il 41bis quindi non va abolito?
“Il 41bis è uno degli elementi importanti che lo Stato ha messo in campo nella lotta al terrorismo e alla mafia, e non ci sono dubbi. Ovvio che dibattere è sacrosanto soprattutto in sede parlamentare. Ma è altrettanto ovvio che non vanno tolti elementi che sono stati molto efficaci nella lotta al terrorismo e alla mafia”.