Bologna, rinviato lo sfratto della famiglia cui citofonò Salvini in campagna elettorale
"Il rinvio è un'ottima cosa, ma serve abolire questa legge talmente vergognosa che ACER ha deciso di applicarla per la prima volta solo dopo il polverone politico sollevato da Salvini", scrive Potere al Popolo.
Sfratto famiglia cui Salvini citofonò – Foto di Facebook/Potere al Popolo
Lo sfratto della famiglia di origini tunisine protagonista della citofonata di Salvini al Pilastro, è stato rinviato al 6 giugno. Indimenticabile l’episodio e la frase dell’ex ministro: “Scusi, lei spaccia?”.
Ieri, l’ufficiale giudiziario che si è presentato all’appartamento, ha trovato sotto il palazzo gli attivisti di Asia-Usb Bologna, Cambiare Rotta Bologna e Potere al Popolo.
“Ora la famiglia vittima di quell’atto ignobile di campagna elettorale è sotto sfratto grazie alla tremenda legge regionale che permette di cacciare dalla casa popolare chi è sotto processo, addirittura prima di ogni sentenza!“, si legge in un post Facebook di Potere al Popolo.
“Il rinvio è un’ottima cosa, ma serve abolire questa legge talmente vergognosa che ACER ha deciso di applicarla per la prima volta solo dopo il polverone politico sollevato da Salvini“, si legge ancora nel post.
Potere al Popolo: “Il 9 febbraio saremo ancora qui”
“Il 9 febbraio saremo ancora in Pilastro, a difendere un inquilino di casa popolare moroso incolpevole, all’ennesimo tentativo di sfratto dopo alcuni in cui si è anche tentato di usare la forza pubblica“, proseguono.
“Una volta almeno si rispettava una tregua invernale per non sfrattare col freddo, ora non si garantiscono neanche soluzioni alternative dignitose! Noi diciamo che bisogna fare una moratoria degli sfratti e tornare a investire davvero sul patrimonio immobiliare pubblico. Nonostante ACER non fornisca numeri precisi, è sotto gli occhi di tutti il numero altissimo di appartamenti pubblici lasciati vuoti. Noi diciamo che le case sono fatte per abitare, non per stare chiuse e aumentare il valore immobiliare dei palazzinari“, conclude il post.