Una perquisizione durata 13 ore nella casa privata del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a Wilmington, Delaware. Il dipartimento di giustizia ha così rinvenuto altri 6 documenti top secret. Che si aggiungono a quelli trovati, a partire dal 2 novembre, nel garage, nell’ufficio e nella stessa casa di Biden. In totale si tratta di una trentina di documenti, così come riportano i media statunitensi. La ricerca è avvenuta con la collaborazione dello stesso Biden e dei suoi avvocati, i primi a denunciare il ritrovamento iniziale di alcuni documenti nell’ufficio privato e a Wilmington.
I media Usa tendono poi a sottolineare la differenza tra i documenti sequestrati a Donald Trump in Florida e l’attuale procedimento. L’ex presidente Trump è indagato per ostruzione di giustizia, avendo con sé circa trecento documenti secretati. Quelli in possesso di Joe Biden, come evidenziato, sono circa una trentina. C’è però un dato da non sottovalutare: l’immagine stessa di una residenza privata del presidente degli Stati Uniti che viene perquisita dai federali è comunque motivo di forte imbarazzo di fronte all’opinione pubblica. Senza contare il fatto che le carte sono comunque rimaste in possesso di Biden per lungo tempo. “Una cosa senza precedenti”, la definisce Andrew McCabe, ex vicedirettore dell’Fbi, alla CNN.
Stati Uniti, perquisita casa di Biden: critiche alla Casa Bianca per la scarsa trasparenza
La Casa Bianca è stata aspramente criticata per la scarsa trasparenza sulle carte ritrovate prima delle elezioni di midterm. Stavolta, tramite i suoi avvocati, Biden ha invece deciso di dare direttamente l’annuncio evitando che a fare la rivelazione fossero ancora una volta i media. Il dipartimento di giustizia, oltre ai documenti secretati, ha portato via lettere scritte a mano da Biden e documenti non classificati. Alcuni documenti risalgono al tempo in cui Biden era senatore e poi vicepresidente al fianco di Barack Obama. Durante la perquisizione, Biden e sua moglie Jill non erano presenti: c’erano solo i loro legali. Le carte ritrovate in casa del presidente a Wilmington potrebbero ora essere destinate agli archivi nazionali su disposizione del procuratore speciale, Robert Hur, nominato una settimana fa per seguire il caso.