Dall’energia ai migranti: le missioni in Nordafrica di Meloni e Tajani

La premier in Algeria, il ministro degli Esteri in Egitto. La domenica del governo è incentrata sulle visite in Nordafrica e sulla politica estera. Il primo obiettivo è diversificare le fonti di approvvigionamento di gas e petrolio. Tra gli argomenti che Tajani ha affrontato al Cairo c’è anche il caso Giulio Regeni

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Un asse Italia-Nordafrica per parlare di approvvigionamento energetico, immigrazione e – considerata la destinazione – caso Giulio Regeni. Se la premier Giorgia Meloni è infatti attesa ad Algeri, il ministro degli Esteri Tajani si è recato in Egitto, dove è già atterrato ieri sera al Cairo. Una missione condivisa, seppur diversa nelle destinazioni, dove si affronteranno temi di natura politico-economica. A partire proprio dall’energia e dalla necessità sempre più impellente di diversificare le importazioni di gas e petrolio dopo la frattura ormai profondissima con la Russia. “Queste visite si inquadrano nella strategia del governo volta a rafforzare la collaborazione sull’energia con i principali paesi del Mediterraneo”, ha dichiarato Tajani in un’intervista al Corriere della Sera.

Dall’energia ai migranti: di cosa si parlerà durante la missione in Nordafrica

“L’Italia ha iniziato a importare volumi di gas dall’Egitto – prosegue Tajani – le risorse energetiche egiziane sono un’opportunità concreta per rafforzare la strategia di diversificazione degli approvvigionamenti italiani.” Non solo: come sottolineato dal ministro degli Esteri, l’energia “uò essere un fattore per favorire stabilità, crescita, e prosperità condivisa nella regione del Mediterraneo orientale.” L’approvvigionamento energetico potrebbe quindi essere un volano per “stabilizzare la Libia” tramite un “coordinamento di tutti i principali Paesi dell’area come Algeria, Egitto, Turchia e Tunisia.” Non solo energia: durante la sua visita, Tajani parlerà anche di sicurezza alimentare alla luce di ciò che sta accadendo in Ucraina. Altro tema è l’immigrazione: “La nostra proposta è aprire all’Egitto la possibilità di flussi regolari e legali a patto che siano sempre efficaci contro i traffici illegali.”

Caso Regeni, Tajani: “Necessari segnali concreti per accertare la verità”

Infine un tema che non è certo possibile ignorare nelle relazioni internazionali tra Italia ed Egitto: il caso Regeni. L’Italia attende danni la verità sulla morte del ricercatore universitario, trovato cadavere al Cairo: “Il governo e l’opinione pubblica italiani continuano a chiedere con forza la verità sulla sua uccisione”. Chiedendo “segnali concreti” per accertare la verità sul coinvolgimento dei servizi segreti egiziani. Per quanto riguarda invece Patrick Zaki, il ministro degli Esteri dice che il governo italiano “rispetta la giurisdizione egiziana” ma si asupica la revoca delle misure restrittive nei suoi confronti, affinché possa tornare a Bologna e riprendere gli studi.

Meloni in Algeria: visita al presidente e agli imprenditori italiani

La premier Giorgia Meloni è invece in Algeria, dove rimarrà per due giorni accompagnata dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dall’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi. L’Algeria, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, è diventata il primo fornitore di gas per l’Italia. Capace di coprire il 40 percento del fabbisogno nazionale. Meloni è attesa per questa sera in una cena istituzionale col primo ministro. Domani farà visita al presidente Abdelmadjid Tebboune. A seguire una passeggiata dedicata a Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, e la visita a 200 imprenditori italiani residenti in Algeria. La visita di Giorgia Meloni in Algeria è attenzionata anche dagli Stati Uniti, dato che il Paese nordafricano intrattiene da tempo rapporti istituzionali molto cordiali con Cina e Russia.