Guerra in Ucraina, pressing sulla Germania: i carri armati restano bloccati

Kiev chiede l'invio dei Leopar d2 che per ora restano fermi

Guerra in Ucraina
Guerra in Ucraina, pressing sulla Germania: (Inews24.it)

Una lunga fase di stallo per la guerra in Ucraina e proprio per questo la Russia si sta riorganizzando per muovere una nuova offensiva pesante. L’analisi è dell’intelligence britannica che fotografa una situazione nella quale l’Europa fa da spettatrice.

Per ovviare a questa situazione il governo ucraino con forza e da giorni sta facendo pressing sulla Germania di sbloccare l’invio del potentissimi carri armati Leopard 2. Ma per il momento è tutto bloccato perché Berlino non autorizza e anche il vertice di ieri a Ramstein, nella base di territorio tedesco dove anche gli Stati Uniti sono di casa, non ha prodotto risultati.

Per l’Italia c’era il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha fatto il punto al ‘Corriere della Sera’: “Kiev continua a chiedere la possibilità di difendersi dalla controffensiva russa che potrebbe scattare all’inizio della primavera. Mosca si sta preparando a riprendere l’attacco terrestre e l’Ucraina deve essere pronta a difendersi. L’Italia invierà ulteriori aiuti quando sarà approvato il sesto decreto. Ma i dettagli saranno secretati”.

I tempi della diplomazia però non sono quelli delle armi e per questo dall’Ucraina continuano gli appelli. “L’indecisione sta uccidendo sempre più persone. Ogni giorno di ritardo vuol dire la morte per gli ucraini. Pensate velocemente”, lo ha scritto in un tweet il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak.

E il vice ministro degli Esteri (ex ambasciatore in Germania) Andriy Melnik ha invitato con un altro messaggio su Twitter il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, a darsi una mossa. Secondo Kiev temporeggiare non ha senso, anche perché il governo tedesco nel recente passato ha già consegnato obici per carri armati, dimostrando da che parte sta.

Guerra in Ucraina, pressing sulla Germania: la Russa attacca ma il conto dei morti è pesantissimo

L’Europa osserva, gli Stati Uniti pure ma la Corea del Nord no. Secondo le ultime informazioni che arrivano dalle agenzie internazionali anche negli ultimi giorni è continuato l’invio ai mercenari russi del Gruppo Wagner di armi e munizioni da utilizzare in Ucraina. La conferma è arrivata daòil coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, durante un rincontro con la stampa.

Anche per questo, Mosca ha lanciato da poco una nuova offensiva a Zaporizhzhia, uno dei molti campi strategici del conflitto. In realtà nessun risultato concreto al momento anche se i combattimenti si sono intensificati.

E sono stati quasi una trentina gli attacchi delle forze armate russe nelle ultime 24 ore nella regione di Sumy, soprattutto su Belopolskaya ed Esmansky ma senza vittime. Una donna invece è morta nella città di Vovchansk, a causa di una granata lanciata dalle truppe russe che ha colpito la sua casa.

200mila soldati russoi morti Ucraina
Sono quasi 200mila i soldati russi morti in Ucraina (Inews24.it)

Ma il conteggio dei morti è pesantissimo anche fra le truppe russe. Secondo il ‘Sun’, che riporta un dato rivelato da “fonti della Difesa” potrebbero essere 188mila i soldati di Mosca caduti durante i combattimenti anche se l’esercito ucraino il 20 gennaio ha parlato di 120mila.