Gas, le bollette scenderanno fino al 35%: ecco perché

Questo momento di discesa del prezzo è dovuto innanzitutto a un inverno più mite delle previsioni e a una domanda inferiore da parte dei privati e delle imprese. Ma non solo.

Consumo del gas - Foto di Pexels.com
Consumo del gas – Foto di Pexels.com

Il Tft di Amsterdam non è mai stato così basso da inizio dicembre 2021. Ieri, martedì 17 gennaio, il future di febbraio del prezzo del gas sul mercato europeo ha toccato un minimo di 53 euro al megawattora, poi è risalito a 58 euro.

La tendenza è in discesa da inizio gennaio, quando le quotazioni erano intorno ai 77 euro al megawattora. Anche sul mercato italiano all’ingrosso si stanno registrando prezzi più bassi. Per conoscere le tariffe che pagheranno a gennaio i cittadini in maggior tutela (7,3 milioni di famiglie su 20,4) bisognerà aspettare i primi giorni di febbraio, quando saranno comunicate da Arera.

Dopo il forte rincaro dell’ultimo aggiornamento del tariffario, l’andamento dei prezzi in discesa potrebbe già influire positivamente in bolletta questo mese. Il discorso vale anche per i contratti nel mercato libero, se il prezzo della materia prima è indicizzato a un listino come il Psv italiano o il Ttf olandese.

Il prezzo all’ingrosso del gas in Italia nella seconda settimana di gennaio 2023 è 70,4 euro al megawattora, ed è più basso del 21% rispetto allo stesso periodo del 2022 (89,3 euro).

A cosa è dovuta la discesa dei prezzi del gas

Se il prezzo restasse questo fino alla fine del mese, la bolletta per il mercato tutelato potrebbe calare del 35% circa, visto che il prezzo medio di dicembre era stato di 116,8 al megawattora. Se invece dovesse attestarsi o stabilizzarsi, il ribasso potrebbe essere inferiore, quasi la metà.

I rigassificatori in Germania e il gnl americano

Questo momento di discesa del prezzo è dovuto innanzitutto a un inverno più mite delle previsioni e a una domanda inferiore da parte dei privati e delle imprese. Ma dipende anche dalla Germania, che in temi record ha messo su due rigassificatori, mentre dagli Usa e non solo, arriva il gas naturale liquefatto. I depositi in Europa sono pieni oltre l’80%, compresa l’Italia.

Aumenta l’uso delle rinnovabili

Ma anche le energie rinnovabili stanno dando un forte contributo, soprattutto il vento. Secondo Wind Europe, domenica 15 gennaio, l’80% dell’energia elettrica tedesca è stata prodotta dalle pale eoliche, facendo scendere a 9,3 euro per megawattora il prezzo della luce. Nello stesso giorno in Italia il prezzo era a 145,5 euro, dove l’eolico è al 13,6%. La Danimarca usa come prima fonte di produzione di elettricità l’eolico, la Penisola iberica lo sfrutta al 50%, l’Austria al 26,8% e la Francia che usa soprattutto il nucleare, è al 23,6%.

Il trend è usare quindi sempre meno energia dal gas, mentre il flusso dalla Russia è crollato di oltre l’80%.