Capaci e via d’Amelio: Matteo Messina Denaro rinuncia a presentarsi al processo

Sul fronte delle indagini, è stata sequestrata la casa della madre del vero Bonafede ed è stato convalidato l'arresto di Luppino: "Non sapevo che quello fosse Matteo Messina Denaro", ha detto al giudice.

Sedia vuota di Matteo Messina Denaro che ha rinunciato a presentarsi al processo sulle stragi di Capaci e via D'Amelio - Foto di Ansa Foto
Sedia vuota di Matteo Messina Denaro che ha rinunciato a presentarsi al processo sulle stragi di Capaci e via D’Amelio – Foto di Ansa Foto

Le autorità del carcere avevano allestito una stanza con l’attrezzatura per partecipare al processo, ma Matteo Messina Denaro ha rinunciato a presentarsi.

A dare la comunicazione, la presidente della Corte di Assise d’Appello Maria Carmela Giannazzo.

Il capomafia è imputato a Caltanissetta come mandante per le stragi di Capaci e di via D’Amelio, con le quali Cosa Nostra uccise i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il processo è stato rinviato al 9 marzo.

E fino a che non è stato stabilito il rinvio, nell’Aula del Tribunale c’è stato un videocollegamento con una sedia vuota e una telecamere che inquadrava un muro.

Le indagini: sequestrata la casa della madre del vero Bonafede

Sul fronte delle indagini dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro invece, questa mattina è stata posta sotto sequestro la casa della madre di Andrea Bonafede, l’uomo che avrebbe prestato la sua identità al capomafia.

L’abitazione è situata sempre a Campobello, a pian terreno, ha due ingressi ed è disabitata da tempo perché la madre del geometra vive insieme a una delle sue figlie.

Luppino al gip: “Non sapevo che fosse Messina Denaro”

Intanto si è svolta l’udienza dell’unico presunto favoreggiatore arrestato, Giovanni Luppino, colto in flagranza di reato insieme con Matteo Messina Denaro quando è stato arrestano nella clinica Maddalena di Palermo. L’uomo è ritenuto l’autista del boss, e all’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip nel carcere Pagliarelli ha dichiarato: “Non sapevo che quello fosse Matteo Messina Denaro. Solo un pazzo avrebbe dovuto accompagnarlo sapendo che si trattava del boss”. 

Il gip convalida l’arresto del presunto autista

Ed ha aggiunto: “L’ho accompagnato perché doveva sottoporsi alla chiemioterapia”. Il gip di Palermo Fabio Pilato ha convalidato l’arresto di Giovanni Luppino, accusato quindi di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. “A me è stato presentato come cognato di Bonafede, è stato proprio lui a farmelo conoscere. Io mi sono solo prestato ad accompagnarlo. Solo un pazzo lo avrebbe fatto per Matteo Messina Denaro”.