Papa Francesco, tornano le voci di dimissioni: “Farci da parte al momento opportuno”

La predica dell'Angelus apre nuovi scenari futuri?

Papa Francesco dimissioni
Papa Francesco, tornano le voci di dimissioni (Inews24.it)

“Farci da parte al momento opportuno”. Una scelta come quella di San Giovanni Battista che dopo la sua attività come predicatore e dopo aver battezzato Gesù aveva lasciato a lui tutta la scena. Ma se lo dice Papa Francesco nell’Angelus domenica, allora torna di moda il tema delle sue dimissioni e di un passo indietro.

La morte di Papa Benedetto XVI, primo nella storia a fare quel tipo di scelta, è ancora troppo fresca per non collegare la sua vicenda a quella di Jorge Borgoglio. In realtà le sue parole nel corso della predica domenicale sono state molto chiare: “Giovanni fa così: mette i suoi discepoli sulle orme di Gesù. Non è interessato ad avere un seguito per sé, a ottenere prestigio e successo, ma dà testimonianza e poi fa un passo indietro, perché molti abbiano la gioia di incontrare Gesù”.

Un esempio di vita, sapersi chiamare fuori quando è il momento giusto anche se non tutti sanno trovare il momento giusto. Ma per un educatore, come era stato Giovanni e come è il Papa oggi, resta anche un gesto fortissimo. Lasciare la scena agli altri senza chiedere nulla in cambio.

Piuttosto invece, ha sottolineato ancora Francesco, nel mondo di oggi è facile non mollare mai ruoli e posizioni, perché questo porta anche gloria e riconoscimenti. La natura dell’uomo è questa, ma in realtà il servizio è fatto di gratuità e non ha bisogno di visibilità.

Papa Francesco, tornano le voci di dimissioni: la sua posizione è molto chiara

Le voci di un passo indietro da parte di Papa Francesco si inseguono da almeno un anno, complici i suoi problemi di deambulazione. In realtà sembra essersi ripreso benissimo dopo l’intervento al colon di un anno e mezzo fa al Policlinico Gemelli anche se i suoi 86 anni pesano.

Ma Bergoglio in più occasioni ha anche fatto capire chiaramente di non voler mollare, nonostante sia previsto dal Codice di diritto canonico. Come ha ripetuto spesso, è al testa quella che comanda e non i suoi acciacchi, anche se non può fare nessuna previsione su quello che gli riserverà il futuro, viaggi compresi.

Uno in particolare, che è stato sollecitato ancora negli ultimi giorni, prima all’Assemblea dell’Onu e poi in una intervista a Sky TG24 dal capo dell’Ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak: “Apprezziamo tutte le iniziative di pace, incluse quelle portate avanti dal Papa. Penso che sia giunto il momento per il Papa di visitare l’Ucraina e dare così un segnale molto chiaro che è la Russia che deve fermare ciò che ha avviato, ritirando le proprie truppe”, ha detto.

Un appello per ora non raccolto dalla Santa Sede, anche se il pensiero di Francesco ancora una volta domenica è andato al Paese bombardato: “Fratelli e sorelle, non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino che soffre tanto. Restiamo vicini a loro con i nostri sentimenti, con il nostro aiuto, con la nostra preghiera”.