Bonus case green 2023, come funziona e chi può richiederlo. Una soluzione che aiuta l’ambiente ma anche il mercato immobiliare in Italia
Tra le pieghe della Legge di Bilancio 2023 che è stata appena pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ce n’è uno che ha una doppia funzione. La prima è quella di migliorare la qualità della vita per gli italiani, la seconda dare anche una mano al mercato immobiliare. Perché stiamo parlando del Bonus case green 2023 che diventa una realtà.
Merito dell’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e che ha fatto aggiunto il comma 76 all’articolo 1 della Legge di Bilancio 2023. Permette a chi acquista immobili residenziali di classe energetica A o B, ceduti dalle imprese costruttrici, di detrarre dall’IRPEF eliminando il 50% dell’IVA versata per l’acquisto degli immobili, entro il 31 dicembre 2023.
Un’agevolazione già stata introdotta dalla Legge di stabilità 2016 e prorogata fino al 2018. Ora torna in auge e favorisce quindi l’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica direttamente dalle imprese costruttrici.
Le case green sono quelle che garantiscono un maggiore risparmio energetico e quindi sono classificate esattamente come gli elettrodomestici con una lettera. In particolare le migliori sono quelle con la A e la B perché significa che hanno anche i parametri più elevati.
Bonus case green 2023, come funziona e quali sono gli elementi da garantire
In concreto cosa significa comprare una casa green e perché conviene, anche al di là del Bonus 2023? La classe energetica A permettere di limitare al massimo i consumi, sotto la soglia annua dei 30 kWh per metro quadro. Invece la classe energetica B, garantisce mediamente un consumo annuo tra 30 e 50 kWh ogni metro quadro.
Ma servono requisiti precisi da rispettare per gli immobili da acquistare con il beneficio del bonus case green. La casa nella categorie energetica A deve garantire di ridurre i consumi del 23% sfruttando gli impianti di climatizzazione ad alta efficienza energetica e del 21% a testa grazie agli infissi e al cappotto termico per coibentare l’edificio. Nella classe B invece deve esserci almeno l’isolamento termico.
La classe energetica però è determinata mettendo insieme diverse caratteristiche. Ad esempio i materiali utilizzati per costruire la casa, la qualità degli infissi e degli impianti di riscaldamento, la presenza di pannelli solari e l’utilizzo di fonti rinnovabili, come viene prodotta l’acqua calda. Tutte caratteristiche che devono essere assicurate dal costruttore e che avvantaggeranno l’acquirente perché qui parliamo di edifici nuovi e non ristrutturati.