
Il decreto anti-rave è legge: la Camera dei deputati ha dato via libera con 183 voti favorevoli, 116 contrari e 1 astenuto. Oggi, venerdì 30 dicembre, era l’ultimo giorno utile per l’approvazione, pena la decadenza del decreto, che era stato presentato in Cdm il 31 ottobre.
In seguito all’ostruzionismo delle opposizioni il presidente Lorenzo Fontana ha deciso di ricorrere alla “ghigliottina”: un’arma a disposizione della maggioranza che era stata usata solo una volta in precedenza.
I gruppi di minoranza, a parte il Terzo polo, avevano iscritto a parlare quasi tutti i loro deputati. Ognuno aveva a disposizione dieci minuti per il suo intervento, per un totale di 21 ore. A queste andavano aggiunti i tempi dei 30 parlamentari della maggioranza iscritti a parlare.
In questo modo si sarebbe andato di certo oltre la mezzanotte, ora in cui il dl sarebbe decaduto. Per questa razione nella conferenza dei capigruppo convocata alle 14.30 si è deciso di interrompere gli interventi per le dichiarazioni di voto e procedere con la ghigliottina (che consiste nell’interrompere immediatamente gli interventi per passare subito al voto). Ma vediamo cosa contiene il decreto anti-rave.
Il decreto anti-rave
Il testo prevede che “chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui pubblici o privati al fine di realizzare un raduno musicale o avente scopo di intrattenimento è punito con la reclusione tra tre e sei anni e la multa da 1.000 a 10.000 euro quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa dell’inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi”.
Inoltre, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché delle cose che ne sono il prodotto o il profitto”.
L’ergastolo ostativo
Ma il decreto anti-rave non contiene solo le disposizioni circa queste manifestazioni musicali. Contiene anche la riforma dell’ergastolo ostativo, il rinvio dell’entrata in vigore della riforma Cartabia e il reintegro dei medici e sanitari no-Vax.