
All’appello mancano ancora quattro detenuti dopo la fuga dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Tre di loro sono tornati in carcere grazie all’intervento delle famiglie. Nessuno di loro stata scontando una pena definitiva. Cinque sono lombardi, uno marocchino e un altro è ecuadoriano.
Quest’ultimo, 18 anni, sarebbe membro della Z4 Gang ed è stato preso dagli agenti vicino casa della suocera. Un altro è stato trovato grazie alla segnalazione della nonna, dalla quale si era rifugiato. L’ultimo invece, si è convinto a tornare grazie alla mediazione della sorella e si è presentato davanti al carcere. Necessarie per tutti sono state le mediazioni delle loro famiglie che li hanno convinti a tornare.
Il 18enne ecuadoriano avrebbe detto al pm: “Ho sbagliato, non volevo evadere ma mi sono fatto trascinare”. Intanto emergono nuovi dettagli sulla fuga.
Fuga dal carcere minorile: la dinamica
I sette avrebbero utilizzato un lenzuolo per scappare. Per questa ragione si pensa che avessero un piano. Alle 16 di domenica 25 dicembre, giorno di Natale, nel cortile erano in 12 ed erano sorvegliati da un solo agente della polizia penitenziaria.
Uno di loro gli ha chiesto di andare a prendere un pallone per giocarci. Così il gruppo, approfittando dell’assenza temporanea della guardia (dal punto in cui era andato a prendere il pallone non aveva la visuale completa) ha scavalcato e tutti sono ritrovati in un vecchio campo da calcio in disuso.
Da lì hanno fissato il lenzuolo per superare il muro di cinta. Ma il lenzuolo si è strappato e solo uno è riuscito a scavalcare. A quel punto gli altri si sono diretti su un altro lato del campetto, hanno rimosso la copertura e scavalcato la recinzione.
La rivolta in carcere
Nel giro di pochi minuti l’agente di sorveglianza ha lanciato l’allarme. Ma la fuga dei sette ha scatenato la rivolta degli altri detenuti del carcere. Alcuni hanno appiccato il fuoco ad alcuni materassi, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Attimi di panico quando quattro agenti sono rimasti intossicati durante l’incendio. Quando sul posto sono arrivati anche i giornalisti a seguire la vicenda, alcuni detenuti hanno urlato dalla finestra: “Giornalisti di m…”.
Il primo a tornare in carcere è stato un 17enne di Cantù che si era rifugiato a casa della sorella. La donna ha avvisato la direzione e l’ha riportato in carcere. Il 18enne membro della Z4 Gang è stato trovato dagli agenti vicino casa della suocera. Un diciassettenne invece, si era nascosto a casa della zia ed è tornato in carcere con l’intervento della nonna.