Reddito di cittadinanza, nuovi vincoli: ecco cosa sta per cambiare

La quota del reddito di cittadinanza per pagare l'affitto non sarà più a disposizione del beneficiario, ma sarà versata direttamente al proprietario di casa. Tutte le regole.

Reddito di cittadinanza - Foto di Ansa Foto
Reddito di cittadinanza – Foto di Ansa Foto

Il reddito di cittadinanza ha subito varie strette nella manovra di Bilancio che dovrà essere approvata definitivamente con un voto di fiducia questa sera alle 19. Dalle 20.30 ci sarà la prima chiama per il voto, poi la maratona notturna per il voto complessivo che riguarderà anche gli ordini del giorno. L’ultima votazione è prevista per domani mattina all’alba.

Reddito di cittadinanza: chi potrà ancora percepirlo

Nell’ultima formulazione è previsto che l‘assegno resterà per tutto il 2023 per i non occupabili, gli over 60 e chi ha minori a carico. Per tutti gli altri resterà per soli sette mesi (rispetto agli otto iniziali) con l’obbligo di accettare la prima offerta di lavoro.

Il criterio dell’offerta congrua

Rispetto alla prima bozza è cambiato il principio dell’offerta congrua. Era previsto infatti, che l’offerta di lavoro dovesse essere compatibile a determinati criteri come la formazione e le competenze e anche che arrivasse da un datore di lavoro situato entro gli 80 chilometri di distanza dalla residenza o raggiungibile in cento minuti con i mezzi pubblici.

Questo criterio è stato però cancellato con l’approvazione di un emendamento presentato da Noi Moderati. I percettori del reddito di cittadinanza dovranno quindi accettare la prima proposta di lavoro arrivata, pena la perdita del reddito.

Reddito di cittadinanza: l’obbligo dell’istruzione

Tra le novità c’è anche l’obbligo di istruzione tra i 18 e i 29 anni, proposto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Prevede che i percettori in questa fascia di età abbiano terminato la scuola dell’obbligo e la possibilità di ricevere il sussidio sarà collegata alla frequenza ai corsi di formazione o funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico.

La quota per gli affitti

La quota del reddito di cittadinanza per pagare l’affitto non sarà più a disposizione del beneficiario, ma sarà versata direttamente al proprietario di casa. Il percettore dovrà comunicare all’Inps i dati del locatore.