Smart working, arriva la stretta nella manovra: fuori i genitori di figli under 14

Potranno beneficiare del lavoro da casa solo i lavoratori fragili: come cambiano le regole.

Smart working - Foto di pexels.com
Smart working – Foto di pexels.com

La manovra economica è approdata oggi, 22 dicembre, in Aula alla Camera, in ritardo di un giorno rispetto alla tabella di marcia. Dopo la discussione generale, potrebbe dover tornare in Commissione per via di un emendamento approvato per sbaglio, che stanzia 450 milioni per i Comuni che sarebbe senza copertura.

Per quanto riguarda lo smart working, ci sono stati dei cambiamenti durante l’iter parlamentare verso l’approvazione. Ma ora sono state delineate le regole per il lavoro agile.

Chi potrà lavorare in smart working

La proroga è arrivata solo per i lavoratori fragili del settore pubblico e privato. Questi, fino al 31 marzo 2023, potranno lavorare da casa anche esercitando una nuova mansione se necessario.

I lavoratori fragili sono quelli che, presentando una certificazione medica, attestano di essere immunodepressi, pazienti oncologici, di seguire terapie salvavita o di essere disabili gravi.

Cosa succederà ora ai genitori di figli under 14

L’emendamento approvato dalla Commissione bilancio alla Camera però, non cita i genitori di figli under 14. Nella bozza della legge di bilancio era prevista una proroga anche per loro, a patto che la mansione fosse compatibile con lo smart working e che uno dei due genitori non stesse percependo la Naspi o la cassa integrazione. Per i lavoratori di questa categoria, dal 2023 varrà la stessa regola dello smart working che prevede l’obbligo di un accordo tra azienda e lavoratore o azienda e sindacati.