
La manovra economica è approdata oggi, 22 dicembre, in Aula alla Camera, in ritardo di un giorno rispetto alla tabella di marcia. Dopo la discussione generale, potrebbe dover tornare in Commissione per via di un emendamento approvato per sbaglio, che stanzia 450 milioni per i Comuni che sarebbe senza copertura.
Tra le novità approvate con gli emendamenti c’è una nuova stretta al reddito di cittadinanza. Salta la parola “congrua” da offerta di lavoro: significa che i beneficiari del reddito dovranno accettare la prima proposta di una nuova occupazione, altrimenti perderanno il sussidio.
Reddito di cittadinanza: com’è adesso
Ad oggi la norma prevede che la proposta di lavoro “congrua” deve essere in linea col proprio percorso scolastico e professionale, oltre che raggiungibile entro 80 chilometri dalla residenza del percettore, o raggiungibile in 100 minuti con i mezzi pubblici. Inoltre deve garantire una retribuzione superiore almeno del 20% rispetto a quella dell’ultima mensilità.
Le altre novità
Oltre a questo, le altre novità già approvate riguardano una riduzione da otto a sette mesi del periodo dell’erogazione del reddito di cittadinanza. Durante questo periodo i percettori dovranno frequentare corsi di formazione e accettare un’eventuale proposta di lavoro.
Innalzata anche la soglia di decontribuzione da 6mila a 8mila euro per i datori di lavoro che assumono i beneficiari, solo se con contratti a tempo indeterminato.
Il rdc non si potrà rinnovare né al termine degli 8 mesi né dopo i 12. Dopo quest’ultimo periodo la misura sarà definitivamente abrogata e sostituita da un altro sostegno che verrà via via definito.
Reddito di cittadinanza: chi potrà percepirlo
Può percepire il reddito di cittadinanza se si è cittadino italiano, europeo o extra Ue con permesso di soggiorno o con una residenza in Italia da almeno dieci anni di cui 2 continuativi.
L’Isee dovrà essere inferiore a 9.360 euro e il patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa di abitazione) non dovrà essere superiore a 30mila euro.
Il reddito familiare deve essere entro i 6mila euro e se il nucleo è in affitto entro i 9.360. Il patrimonio finanziario poi, dovrà essere di massimo 6mila euro, incrementato in base al numero dei membri della famiglia.
Caregiver, inabili al lavoro e genitori di figli minorenni
Nel 2023 potranno percepire per 12 mesi il reddito di cittadinanza i caregiver, chi ha figli minorenni e chi non è abile al lavoro.
Tutti i cittadini (tranne chi ha 60 anni) percepiranno il reddito solo per alcuni mesi, durante i quali dovranno frequentare corsi di formazione ed accettare, eventualmente, la prima proposta di lavoro, pena la perdita del sussidio.