Napoli, scosse sul Vesuvio: epicentro nel cratere

Alcune scosse di terremoto sono state avvertite distintamente sul Vesuvio, con epicentro all’interno del cratere. Il piccolo sisma è stato avvertito anche in alcune zone di Napoli. Il direttore dell’Ingv: “Non c’è da preoccuparsi, il Vesuvio ha da anni attività bassa e costante.”

Napoli, scosse sul Vesuvio

La terra trema intorno al Vesuvio. Anzi: fin dentro il cratere, dato che il sisma ha avuto come epicentro proprio l’area sulla sommità del cono. A circa un chilometro e trecento metri di profondità, con magnitudo intorno a 2,5. Scosse relativamente modeste, anche se in molti paesi del Vesuviano e in alcuni quartieri di Napoli più vicini all’epicentro – come quelli dell’area Est – molti sostengono di aver avvertito distintamente il terremoto. Le scosse hanno generato ansia e preoccupazione, come ogni volta che si parla del vulcano dormiente che sovrasta la città partenopea. Ma il direttore dell’Ingv, Mauro Antonio Di Vito, rassicura gli animi: “Sono anni che il Vesuvio han attività bassa e costante.”

Scosse sul Vesuvio, l’ex direttore Ingv: “Aggiornare i piani di protezione civile”

Il Vesuvio, così come chiarisce il direttore Di Vito, è continuamente sorvegliato in relazione a vari parametri: emissioni idrotermali, temperatura, composizione biochimica delle fumarole, inclinazione del vulcano. Utilizziamo vari strumenti, dalle telecamere termiche fisse e mobili ai satelliti. Nessuno dei parametri che seguiamo ci suggerisce in questa fase che stia accadendo qualcosa che debba suscitare allarme.” A fargli eco sono le parole di Giuseppe Luongo, vulcanologo ed ex direttore dell’Ingv: “Non c’è una tendenza pericolosa. Ci sta una lenta subsidenza della parte sommitale, che segue la dinamica regionale, ma non è certamente motivo di preoccupazione o di allarme. La terra scende con una velocità piuttosto contenuta, due o tre centimetri all’anno.”

Di Luongo invita comunque gli enti preposti ad aggiornare i piani di protezione civile legati a una eventuale eruzione. Non per un pericolo imminente, ma perché nel tempo alcuni fattori cambiano: come la pressione antropica sui luoghi e il progresso della ricerca scientifica. Ad ogni modo, conclude Luongo: “Quella che si è verificata è una scossa solo un poco più forte di quelle che avvengono normalmente, ma comunque di energia modesta. Non ha un grande significato.”