Commissioni Pos, Filini (FdI) a iNews24: “Ue sta studiando l’introduzione dell’euro digitale a corso legale”

Francesco Filini - Foto di Facebook/Francesco Filini
Francesco Filini – Foto di Facebook/Francesco Filini

Verso la manovra: comincia a delinearsi la bozza finale della legge di Bilancio. Tra le novità, l’addio (per ora) alla soglia dei 60 euro oltre i quali l’esercente è tenuto ad accettare i pagamenti in contanti. Abbiamo parlato di questo e di altri temi caldi insieme con Francesco Filini, deputato di Fratelli d’Italia, componente Commissione Finanze e coordinatore dell’Ufficio Studi,

Dopo un dibattito di alcune settimane, non ci sarà alcun tetto all’obbligo per i pagamenti digitali. Si potrà continuare a pagare col Bancomat anche il caffè. Cosa è successo?
La Commissione europea ha fatto dei rilievi sugli impegni presi dall’Italia negli anni precedenti, soprattutto sul Pnrr. Ha messo in discussione la coerenza della norma (del Pos ndr.) con ciò che è stato approvato dal governo precedente. Ovvio quindi, che non si sia potuto procedere in questa fase a cancellare l’obbligo del Pos. Tra l’altro si tratta di un obbligo un po’ singolare, perché non mi risulta esista nel resto d’Europa, anche con un tetto sulle commissioni. Il governo ha preannunciato che prenderà altri provvedimenti aggirando l’ostacolo: l’obiettivo è non far gravare sulle spalle degli esercenti le onerose commissioni che accompagnano l’obbligo del Pos”;

Una delle ipotesi per risolvere il tema delle commissioni sono i ristori per i commercianti. Come funzionerebbero?
Questa è una delle soluzioni nell’immediato, poi via via ne considereremo alte. Sono previsti dei crediti di imposta per i commercianti da portare in detrazione in sede di dichiarazione fiscale. Allo studio ci sono altre misure, anche a livello europeo”;

Ad esempio?
L’Ue sta studiando l’introduzione dell’euro digitale. A differenza della moneta elettronica sarebbe a corso legale emessa direttamente dalla Bce. L’Europa ha una serie di motivazioni che la spingono a creare una moneta elettronica a corso legale. La prima è che oggi subisce la concorrenza delle criptovalute. Poi, introducendo un euro digitale con le stesse qualità del contante (in termini di costi e privacy) si supererebbe la questione degli oneri delle commissioni della moneta elettronica privata, quella bancaria, permettendo ai cittadini di usare un servizio a costo zero. Speriamo che questo processo vada avanti, perché gli oneri della moneta elettronica sono elevati per tutto il sistema”;

Veniamo al lavoro: nella manovra viene ampliata anche la platea dei lavoratori dipendenti che avrà diritto al taglio del cuneo fiscale al 3%. Il reddito passa da 20 a 25mila euro…
Questo è in linea col nostro programma. Uno degli obiettivi di legislatura è arrivare a un taglio del cuneo fiscale del 5%. Le ristrettezze di bilancio ora non permettono di fare grandi passi ma andiamo in questo senso”;

Come funziona invece, la norma per passare dai mutui a tasso variabile a quello fisso?
L’andamento del mercato e l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Bce comporta da parte di tutto il sistema italiano un onere aggiuntivo. Si calcola che questo innalzamento dei tassi di interesse di 0,5 punti, costi al sistema Italia circa 100 miliardi e graverà soprattutto su chi ha un mutuo a tasso variabile in essere. Il governo sta lavorando per permettere in modo agevole di passare al tasso fisso cercando di calmierare i prezzi. L’iniziativa è stata già assunta autonomamente da alcune banche. Anch’esse si rendono conto che quando si alzano troppo i tassi di interesse si ha difficoltà a pagare il mutuo: non bisogna speculare in modo indiscriminato, ma cercare di andare verso la sostenibilità e la misura va proprio in questo senso”;

Opzione donna: perché l’età per il prepensionamento è rimasta collegata al numero dei figli?
Dobbiamo fare conto con le ristrettezze di bilancio. Ricordiamo che il caro energia ha reso necessario aiutare famiglie e imprese, usando gran parte delle risorse per far fronte alla crisi energetica”;

Arriva una stretta ulteriore al reddito di cittadinanza. Scendono da 8 a 7 i mesi durante i quali chi è abile al lavoro può percepire il sussidio. E in questo periodo i percettori percettori hanno l’obbligo di frequentare corsi di formazione, sempre che non trovi un lavoro prima. Come mai questa stretta, seppur di un mese?
Arriva perché questo governo ha come obiettivo superare l’assistenzialismo e procedere con l’avvio del percettore di reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro, attraverso corsi di formazione finanziati dal Fondo Sociale europeo. Non se ne parla abbastanza, ma abbiamo a disposizione svariati miliardi fino al 2027 per la formazione e avviare al lavoro chi vuole essere occupato. Nei prossimi sette mesi tutti quelli che possono lavorare, faranno formazione e avranno il rimborso mensile previsto dal Fondo Sociale Europeo”.