Caso Mes, Giorgetti frena ancora: “Serve un dibattito adeguato e ampio in Parlamento”

L'Italia è rimasta l'unico Paese a non aver reso operativo l'accordo firmato il 27 gennaio 2021.

Giorgia Meloni, Giancarlo Giorgetti - Foto di Ansa Foto
Giorgia Meloni, Giancarlo Giorgetti – Foto di Ansa Foto

L’intenzione del governo italiano sulla ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è quella di frenare ancora. E scoppia il caso.

Nel question time di ieri alla Camera, il ministro Giancarlo Giorgetti lo ha definito “un’istituzione in crisi e impopolare” e prima dell’eventuale ratifica ha chiesto “un adeguato e ampio dibattito in Parlamento”. 

Il motivo è che “l’impianto attuale del trattato istitutivo appare non tenere conto del diverso contesto di riferimento e appare opportuno che siano valutare modifiche relative al contenuto del meccanismo”. 

Marattin: “Italia unico Paese che non ratifica il Mes?

Le parole di Giorgetti hanno scatenato la polemica delle opposizioni, con il capogruppo di Azione-Italia Viva Luigi Marattin, che le ha definite “gravi: il ministro sta dicendo che intendiamo rimanere l’unico Paese in Europa che non lo ratifica?”. 

L’Italia è rimasta l’unico Paese a non aver reso operativo l’accordo firmato il 27 gennaio 2021. Un mese fa Giorgetti aveva spiegato di essere “sulle posizioni del precedente governo di cui facevo parte”, ovvero voler aspettare le decisioni della Corte costituzionale tedesca sul ricorso di alcuni deputati di Fdp.

Nei giorni scorsi però, la Corte tedesca ha dato il via libera alla ratifica mentre Giorgetti ha ribadito che l’intenzione del governo italiano è frenare ancora.