Triplice omicidio Roma: così hanno perso la vita Nicoletta, Sabina ed Elisabetta

"È entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato: "Vi ammazzo tutti" ed ha cominciato a sparare", ha raccontato all'Ansa un testimone.

Triplice omicidio Roma - Foto di Ansa Foto
Triplice omicidio Roma – Foto di Ansa Foto

Si chiamavano Nicoletta, Elisabetta e Sabina le tre donne che ieri sono state uccise durante una riunione di condominio in un bar a Roma, nella zona di Fidene. La più giovane era Nicoletta, 50anni, commercialista dal 2002: stava partecipando all’incontro tra i condomini in qualità di revisore dei conti per l’approvazione del bilancio annuale.

Ha perso la vita anche Elisabetta, 55enne, consigliera del consorzio Valleverde e Sabina Sperandio, 71 anni, segretaria della presidente Bruna Marelli. L’assassino si chiama Claudio Campiti, ha 57 anni, è stato arrestato con l’accusa di triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.

Elisabetta Silenzi, Nicoletta Golisano - Foto di Ansa Foto
Elisabetta Silenzi, Nicoletta Golisano – Foto di Ansa Foto

Il pubblico ministero di turno Giovanni Musarò ha emesso un decreto di fermo contestando anche il tentato omicidio nei confronti delle persone rimaste ferite e per porto abusivo di armi. Gli inquirenti ritengono che sarebbe stato pronto a scappare: al momento della sparatoria aveva con sé il passaporto e uno zaino contenente vestiti e 6mila euro in contanti.

Triplice omicidio Roma: Campiti era stato negato il porto d’armi

Campiti è stato bloccato dai consorziati stessi dopo che la pistola usata per la strage si è inceppata. Avrebbe preso l’arma al poligono di tiro di Tor di Quinto che ora è stato sottoposto a sequestro. Il 57enne aveva chiesto il porto d’armi in passato ma gli era stato negato dopo che i carabinieri avevano riferito delle liti in atto con il consorzio.

Il presunto assassino ha prelevato la pistola la mattina della strage e dopo aver lasciato un documento di identità si sarebbe fatto consegnare la pistola Glock, una semiautomatica. Si è allontanato con l’arma per raggiungere il luogo della tragedia, dove ha aperto il fuoco prima di essere bloccato da alcuni presenti quando la pistola si è inceppata.

L’uomo è stato trovato in possesso di circa 170 proiettili e anche di un secondo caricatore. Durante l’assalto ha sparato 7-8 colpi, mentre altri 7 erano nel caricatore. Gli altri gli sono stati trovati addosso.

Come stanno i feriti

I feriti della sparatoria sono quattro, una delle quali in gravi condizioni. Si tratta di un uomo di 67 anni ferito al volto, una donna 80enne che ha riportato ferite al torace, un’altra 50enne ferita al cranio e di un uomo di 65 anni che è stato colpito da un malore.

Claudio Campiti - Foto di Ansa Foto
Claudio Campiti – Foto di Ansa Foto

Triplice omicidio Roma: la vita di Campiti segnata dalla morte del figlio

Claudio Campiti aveva perso il figlio di 14 anni nel 2012 a Sesto, in provincia di Bolzano. il Tribunale aveva condannato un maestro di sci e due responsabili del centro sciistico nel 2016. L’anno dopo la Corte d’Appello aveva confermato la sentenza e un risarcimento di 240mila euro per la famiglia. La storia era nota nella zona dove l’uomo viveva.

Scriveva spesso ai giornali locali per riportare l’attenzione sul caso del figlio o per intervenire quando si verificavano incidenti simili a quello che ha visto morire il giovane.

Le testimonianze

Mi sono gettato addosso a lui e l’ho bloccato”, ha raccontato all’Ansa il 67enne che ha bloccato Campiti e che adesso è ricoverato al Policlinico Gemelli. “Ha esploso il primo colpo, poi ha esploso il secondo proiettile uccidendo la seconda persona. Ha colpito poi la terza donna. Io ero il quarto, ma sono intervenuto”. 

È entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato: “Vi ammazzo tutti” ed ha cominciato a sparare”, ha raccontato sempre all’Ansa un altro testimone.

Triplice omicidio Roma: cosa aveva scritto Campiti il 2 novembre sul suo blog

Benvenuti all’inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo peso, so’ tutti ladri”. Così aveva scritto Campiti sul suo blog dedicato al consorzio Valleverde il 2 novembre, aggiungendo una lista di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte “mafie” e passaggi come “mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità”. 

Le parole del sindaco Gualtieri

Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”. Così su Twitter Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.

Triplice omicidio Roma: Nicoletta era amica della premier Meloni

 

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Un post condiviso da Giorgia Meloni (@giorgiameloni)

La premier Giorgia Meloni è rimasta colpita in prima persona dalla tragedia, perché era amica di Nicoletta, una delle tre vittime, che ieri si trovava alla riunione per l’approvazione del bilancio annuale.