Criptovalute, stretta di Bruxelles sulle transazioni dei clienti Ue: saranno segnalate al fisco

La direttiva ha anche lo scopo di stabilire un livello comune minimo di sanzioni per le situazioni di gravi inadempienze, come la totale assenza di segnalazione, nonostante i solleciti. 

Criptovalute (generica) - Foto di Pexels.com
Criptovalute (generica) – Foto di Pexels.com

Tutti i fornitori di criptovalute saranno obbligati a segnalare al fisco le transazioni dei clienti residenti in Ue. La regola vale per tutti, indipendentemente dalla loto dimensioni e da dove si trovano.

Sono le nuove direttive proposte dalla Commissione Ue: “Le autorità fiscali attualmente non dispongono delle informazioni necessarie per  monitorare i proventi ottenuti utilizzando cripto-asset, che possono essere facilmente scambiati oltre il confine. Ciò limita fortemente la loro capacità di garantire che le tasse siano effettivamente pagare”, portando i cittadini europei a perdere “importanti entrate fiscali”. 

Secondo la Commissione, le caratteristiche dei cripto-asset rendono difficile il tracciamento, soprattutto quando la negoziazione avviene usando fornitori di servizi o operatori di altri Paesi, o quando avviene direttamente tra individui o entità di un’altra giurisdizione.

Criptovalute e trasparenza

L’obiettivo è quindi integrare il regolamento sui mercati delle criptovalute e le norme antiriciclaggio. “La rapida digitalizzazione delle nostre economie porta con sé opportunità e lo sviluppo di nuove tecnologie, ma solleva anche una serie di questioni su come gestire alcune nuove transazioni digitali, come nel mercato dei cripto-asset”, aggiunge la Commissione Ue.

Le nuove norme dovrebbero dare agli Stati membri maggior capacità di individuare e contrastare le frodi fiscali, l’evasione e l’elusione fiscale, chiedendo a tutti i fornitori di segnalare le transazioni dei clienti Ue.

Le persone interessate sono quelle che hanno un minimo di 1.000.000 di euro di ricchezza finanziaria o investibile, o di patrimonio gestito, escludendo le residenze private principali.

Un livello minimo di sanzioni

Gli Stati membri si scambieranno informazioni sui ruling preventivi transfrontalieri emessi, modificati o rinnovati tra il primo gennaio 2020 e il 31 dicembre 2025. La direttiva ha anche lo scopo di stabilire un livello comune minimo di sanzioni per le situazioni di gravi inadempienze, come la totale assenza di segnalazione, nonostante i solleciti.