Bonus casa 2023, attenzione alle scadenze: consumatori in fibrillazione. In base alla legge di Bilancio conferme e cancellazioni
Conviene ancora avviare lavori importanti per la ristrutturazione dei condomìni e delle villette? Cambiare mobili ed elettrodomestici, migliorare il riscaldamento domestico puntando sulla tecnologia pulita permette ancora ai consumatori italiani di risparmiare?
Tutte domande che aspettano una risposta dalla prima legge di Bilancio scritta dal governo Meloni. Ma fin d’ora sappiamo che molti dei Bonus Casa 2023 saranno riconfermati, anche se rimodulati in parte o in toto. Approfittando delle dritte che ha dato Il Sole 24 Ore, ecco un elenco di tutti i sostegni economici per la casa ancora in piedi e cosa coprono.
Partiamo con il Bonus Ristrutturazione ordinario che permette uno sconto del 50% fino alla fine del 2024. A partire dal 2025 però scenderà al 36%. Invece il Superbonus per i lavori nei condomìni è destinato a modificarsi nei prossimi anni. In particolare nel 2023 scenderà al 90%, per calare poi al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Quello dovrebbe essere anche l’ultimo anno buono per prendere i finanziamenti.
Scadrà invece nel 2023, salvo ulteriori proroghe, il Superbonus per le villette. Già il prossimo anno comunque l’agevolazione sarà al 90% anziché al 110% come è stato quest’anno. Sono invece destinati a scadere il 31 dicembre di quest’anno sia il Bonus facciate al 60% che il Bonus per la rimozione delle barriere architettoniche che prevede un’agevolazione al 75%.
Bonus casa 2023, attenzione alle scadenze: molti sostegni da fine 2024 spariranno
Tra le agevolazioni sulla casa ancora in piedi, l’Ecobonus al 50% o al 65% (in base al tipo di intervento effettuato) rimarrà in piedi sino alla fine del 2024. Quella dovrebbe essere anche la sua scadenza naturale, non sono in vista proroghe.
L’Ecobonus per i lavori di ristrutturazione globale degli edifici, con percentuali che variano al 70% o al 75% in base agli interventi andrà anch’esso in scadenza nel 2024. Stesso discorso per il Sismabonus che ha una percentuale di sostegno variabile (al 50%, 70%, 75%, 80% e 85%) nel 2024 sarà l’ultimo anno buono.
Sempre tra due anni terminerà il sostegno per il Bonus mobili con un’agevolazione del 50%. Una modifica però ci sarà fin da subito perché l’attuale limite di spesa a 10mila euro, scenderà a 5mila a partire dal prossimo anno. Infine il Bonus verde che consente di avere un’agevolazione al 36% per la sistemazione di aree verdi andrà in scadenza a fine 2024.