Tetto al contante, obbligo del Pos e pensioni: tutto quello che potrebbe cambiare nella manovra

Forza Italia da settimane sostiene la necessità di attenuare la stretta al Superbonus: tutte le novità.

Giorgia Meloni - Foto di Ansa Foto
Giorgia Meloni – Foto di Ansa Foto

Manovra economica: ieri era l’ultimo giorno per presentare gli emendamenti parlamentari al testo del disegno di legge di Bilancio. In totale le proposte di modifica sono 3.104, ma non potranno essere accolte tutte. Il tesoretto previsto per apportare le modifiche ammonta a circa 400 milioni di euro, che non basterebbero per apportare tutte le modifiche contenute emendamenti.

Pertanto verranno prese in considerazione solo alcune modifiche della disegno di legge. Il Pd ha presentato 957 emendamenti, mentre il Movimento 5 Stelle 772. Entro domani, domenica 9 dicembre, dovranno essere individuate tutte le proposte di modifiche che verranno votati in Aula.

La maggioranza ha depositato 617 proposte, ma l’obiettivo è scremarle per arrivare a 200. Tra queste, 95 sono di Fratelli d’Italia, 40 di Forza Italia e 10 di Noi Moderati. Le opposizioni invece, dovranno ridurre le proposte a 250. Gli emendamenti, in sintesi, dovranno essere in totale 450.

Manovra: l’emendamento di Noi Moderati sul congedo parentale

Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha presentato la proposta di estendere congedi parentali anche ai padri.

La misura, spiega, “sarà corretta: noi presenteremo un emendamento ma è condiviso dal governo perché il mese in più pagato all’80% possa essere usufruito dalla madre o dal padre”, ha dichiarato Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati al termine del vertice a Palazzo Chigi.

Tra le ipotesi rispetto alle coperture, si sarebbe quella di portare da 1 a 3 i mesi aggiuntivi, con i mesi successivi al primo “al 67% o tutti e 3 i mesi al 67%, in modo da fare una vera politica per la famiglia”, spiega Lupi, aggiungendo che comunque “è da verificare se si possa fare”. 

Il tetto al contante

Un altro tema che sicuramente verrà votato in Parlamento è quello riguardante l’uso del contante. La premier Giorgia Meloni non intende modificare l’innalzamento del tetto per l’obbligo del Pos, fissato a 60 euro, né far scendere il limite all’uso del contante a 5mila euro.

Manovra, tra gli emendamenti c’è il Superbonus

Un altro punto riguarda il Superbonus: Forza Italia da settimane sostiene la necessità di attenuare la stretta.

La legge di Bilancio prevede un taglio dello sconto dal 110 al 90%. L’idea è arrivare a una proroga della scadenza del 25 novembre, data entro cui si doveva presentare la Cilas per ottenere lo sconto al 110%. L’idea è di arrivare al 31 dicembre e fra le ipotesi c’è anche una sanatoria per le comunicazioni arrivate in ritardo.

Opzione donna

Tra le ipotesi c’è quella di tornare alla norma vigente: in pensione a 58 anni o al massimo 59 senza vincoli di figli. Qui tutte le novità.