Bancomat: l’Antitrust dice no alle commissioni di 1,5 per tutte le operazioni

Secondo l'Autorità, il progetto "stabilisce una serie di regole comuni che determinano effetti di natura anticoncorrenziale". Tutti i motivi.

Bancomat (generica) - Foto di pexels.com
Bancomat (generica) – Foto di pexels.com

L’Antitrust ha bocciato il progetto di Bancomat spa, che avrebbe portato a un tetto di 1,5 euro per tutte le operazioni. Il motivo è che “configurerebbe una restrizione della concorrenza a danno dei consumatori”, come comunica l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato dopo aver chiuso l’istruttoria relativa al progetto di modifica presentato.

Perché l’Antitrust ha bocciato il progetto di Bancomat Spa

Secondo l’Antitrust, il progetto “stabilisce una serie di regole comuni che determinano effetti di natura anticoncorrenziale consistenti nell’aumento significativo delle commissioni medie di prelievo in circolarità per gli utenti da parte delle banche aderenti; nella creazione di ostacoli per la concorrenza tra banche nell’erogazione dei servizi alla clientela, dal momento che per queste verrà meno la possibilità di influire su una variabile concorrenziale”, cioè la possibilità di decidere la commissione del prelievo e la possibilità di non farla pagare al cliente.

Inoltre, continua l’Antitrust, potrebbero verificarsi aumenti “degli incentivi a colludere per le banche aderenti”. Il progetto riguarda le commissioni pagate agli sportelli automatici e non di quelle pagate dai commercianti tramite i pagamenti elettronici dei clienti.

Come funziona oggi

Oggi, continua l’Antitrust, “la banca che ha emesso la carta utilizzata per il prelievo, versa una commissione interbancaria all’istituto che è titolare dello sportello presso cui il prelievo avviene e può richiedere al proprio cliente una commissione. Il progetto presentato da Bancomat Spa prevede invece un nuovo modello per il quale la banca presso sui si fa il prelievo richiede direttamente al titolare della carta una commissione”.