
Tredicesima: è arrivato il momento di riceverla insieme alla busta paga di dicembre. I primi a riceverla saranno i pensionati, il primo dicembre, poi arriva il turno dei lavoratori dipendenti statali e privati. Il 14 dicembre spetta agli insegnanti delle scuole materne ed elementari, il 15 dicembre al personale amministrativo dalle direzioni provinciali del tesoro con ruoli di spesa fissa; il 16 dicembre invece, al personale insegnante supplente e agli altri dipendenti pubblici.
Nel contratto di commercio si legge che va pagata entro la vigilia di Natale, quindi prima del 24 dicembre, ma di solito arriva tra il 15 e il 20 del mese. Nella stragrande maggioranza dei casi arriva in un’unica soluzione, ma l’azienda può anche decidere di pagarla a rate.
Cos’è la tredicesima
La tredicesima è obbligatoria ed è una mensilità retributiva aggiuntiva rispetto alle 12 annuali. È stata istituita da Mussolini con il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del 5 agosto 1937 articolo 13. Inizialmente era destinata solo ai lavoratori del settore industriale, fino ad essere estesa ad altre categorie nel 1946.
Con un decreto del presidente della Repubblica del 1960 è diventata obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato.
Come si calcola
La tredicesima equivale a un dodicesimo della retribuzione lorda annuale e viene calcolata sui mesi di lavoro.
Per calcolarla quindi, si deve moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi di lavoro e dividere per 12.
Alla tredicesima non si applicano le detrazioni di imposta né quelle dei familiari. Quindi l’IRPEF è più alta e il netto è più basso.
A chi spetta la tredicesima
Spetta per legge a tutti i dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato, anche apprendisti e part-time. Spetta anche ai lavoratori domestici, colf, badanti, baby sitter, pensionati e chi ha la pensione di reversibilità.
Non spetta invece, ai parasubordinati, lavoratori a progetto, stagisti, partite Iva, lavoratori autonomi e chi ha l’assegno di accompagnamento. Chi prende la Naspi non ha diritto alla tredicesima.