Quota 103 e Opzione donna, come si calcola le pensione adesso

Nel caso di Quota 103, da gennaio sarà possibile lasciare il lavoro, tenendo però conto del fatto che non si potrà avere un assegno superiore a 5 volte i trattamenti minimi. Le novità.

Pensione (generica) - Foto di pexels.com
Pensione (generica) – Foto di pexels.com

Con la manovra economica è possibile andare in pensione usufruendo di Quota 103. Peserà nel 2023 circa 850 milioni di euro, somma che comprende la rivalutazione maggiorata delle pensioni minime, pari a 210 milioni.

La misura prevede di dire addio al mondo del lavoro a 62 anni con 41 di contributi versati. Ci sono novità anche per quanto riguarda Opzione donna, che sarà limitata alle lavoratrici che si occupino anche della cura delle famiglie o che siano disabili. Il criterio poi, varia a seconda del numero dei figli. Vediamo come si calcolano le pensioni.

Quota 103: come funziona

Da gennaio sarà possibile lasciare il lavoro, tenendo però conto del fatto che non si potrà avere un assegno superiore a 5 volte i trattamenti minimi. Le pensioni minime subiscono un adeguamento con un assegno che andrà dai 525,38 euro al mese a 571,60 euro, cioè 46 euro in più. L’assegno per chi andrà in pensione anticipata non potrà quindi superare i 2.815 euro lordi mensili.

Le misure precedenti, cioè Quota 100 e 102 scadranno in base al raggiungimento dei requisiti, quindi nei prossimi anni le domande potranno ancora essere presentate purché i criteri siano stati raggiunti entro il 2021 nel primo caso e nel secondo entro il 2022.

Opzione donna: le novità

Le donne che vorranno andare in pensione con Opzione donna, dovranno avere almeno 35 anni di contributi versati e 60 anni. Ma la manovra Meloni prevede l’uscita per l’età anticipata a 59 o 58 anni se si hanno uno e due figli.

Le condizioni per accedere a Opzione donna riguardano anche le caregiver, cioè le donne che assistono conviventi con disabilità gravi o parenti e affini di secondo grado conviventi, le invalide civili e le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è in corso un confronto per la gestione della crisi aziendale.

Per presentare la domanda di prepensionamento bisognerà aspettare 3 mesi dal raggiungimento del requisito, che diventano sei se si lavora nelle Pa. La prima data utile per Opzione donna è agosto 2023.

Cambia anche l’Ape sociale

Si tratta della pensione sociale a 63 anni con 32 di contributi versati. Possono accedervi determinate categorie di lavoratori, disoccupati, invalidi, che assistono familiari disabili, addetti ai lavori gravosi.

Il tetto dei contributi scende a 30 per i disoccupati da lungo tempo, invalidi civili e caregiver. I lavoratori precoci che hanno già versato 41 anni di contributi potranno lasciare il lavoro subito.