
Nella manovra Meloni sono stanziati un miliardo e mezzo di euro per le famiglie. Tra le misure c’è il potenziamento dell’assegno unico per i nuclei familiari numerosi e l’estensione dei congedi parentali.
“Questa è una finanziaria ponte, verrà il tempo dei provvedimenti strutturali. Ma le premesse sono chiare: l’Italia vuole tornare ad essere vitale e a guardare al futuro, noi la aiuteremo a farlo”, ha dichiarato la ministra della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella.
La premier Giorgia Meloni ha spiegato che l’Assegno Unico sarà aumentato del 50% per le famiglie con tre figli o più entro i tre anni di vita. La maggiorazione vale anche per le famiglie con un Isee fino a 40mila euro.
Assegno unico: come cambiano gli importi
L’importo dell’assegno cresce al diminuire del reddito Isee. Si va da un minimo di 50 euro a un massimo di 175 al mese per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da 25 euro a 85 al mese. Con le modifiche del governo Meloni gli assegni passeranno da 75 euro a 262,5 euro, con un aumento di 87,5 euro. E va contata la maggiorazione del 50% per le famiglie con tre o più figli.
In ogni caso, indipendentemente dall’intervento del governo, l’assegno unico diventerà più sostanzioso grazie all’adeguamento all’inflazione. L’aumento potrebbe anche essere superiore al 7,3%.
L’assegno unico riguarda anche i figli disabili che diventerà “non temporaneo ma appunto strutturale”, dichiara Roccella.