
Dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato, la legge di Bilancio è pronta per l’iter parlamentare alla Camera. Il passaggio al Senato è previsto per la fine del prossimo mese, mentre la data ultima per scongiurare l’esercizio provvisorio è il 31 dicembre. “Se necessario saremo in Aula anche a Natale”, ha fatto sapere la premier Giorgia Meloni.
Obbligo di accettare il Pos dai 60 euro in poi
Il testo firmato da Mattarella prevede il tetto al contante di 60 euro, oltre cui i commercianti sono obbligati ad accettare il pagamento col Pos. Su questo punto continuerà però l’interlocuzione con l’Unione europea, che anche se non stabilisce un tetto al contante, tiene conto dell’impegno preso dall’Italia contro l’evasione fiscale.
Manovra, il fondo contro gli hacker
Tra le novità della manovra economica arriva la strategia nazionale di cybersicurezza, con l’istituzione di due fondi. Il primo riguarda l’autonomia tecnologica e l’aumento dei livelli dei sistemi di sicurezza. Il secondo invece, riguarda la gestione di quest’ultima, per la quale sono stati stanziati 10 milioni per il 2023 e 130 per i due anni successivi.
I fondi che il Mef avrebbe messo da parte per coprire gli emendamenti parlamentari alla legge di Bilancio dovrebbero essere circa 400 milioni, apprende Ansa.
I punti cardine della manovra riguardano l’energia, le pensioni e la Flat Tax. Vediamoli punto per punto.
Caro-energia
Come ha ricordato il sottosegretario all’Economia Federico Freni, per la prima volta si fa un bilancio dello Stato tenendo conto che tre quarti della spesa va destinata a un solo tema: il caro-energia. 21 miliardi sono destinati alle misure per aiutare imprese e famiglie a pagare le bollette e in totale la manovra vale 36 miliardi.
Per i soggetti più fragili sono stanziati circa 2,5 miliardi attraverso il bonus sociale che prevede uno sconto automatico per le utenze luce e gas delle famiglie con Isee fino a 15mila euro. Altri 3,8 miliardi sono assorbiti per l‘azzeramento degli oneri di sistema in bolletta e il taglio dell’Iva sul gas al 5%, mentre quello per l’energia elettrica vale 963 milioni. L’aumento dei crediti di imposta per le bollette delle piccole attività commerciali è previsto al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore il beneficio fiscale è al 45%.
Manovra: le pensioni
Il capitolo pensioni vale circa 700 milioni di euro. Per il 2023 viene prorogato l’Ape sociale. Solo per lo stesso anni c’è la possibilità di uscire prima dal mondo del lavoro con 62 anni di età e 41 di contributi. È la cosiddetta Quota 103, che prevede di andare in pensione con un assegno massimo di 2.600 euro lordi non cumulabile con altri redditi da lavoro.
Per chi deciderà di restare è previsto il bonus Maroni che prevede di ricevere in busta paga i contributi dovuti dal datore di lavoro, pari a un aumento lordo del 30%.
Per quanto riguarda Opzione donna invece, il limite è strettissimo e riguarda solo le lavoratrici dai 60 anni fino a 58 anni se madri.
La stretta al reddito di cittadinanza
Arriva invece una stretta per il reddito di cittadinanza, che sparirà dal 2024 nell’ottica di una totale revisione del sostegno.
Manovra, come cambia la Flat tax
La Flat tax al 15% verrà estesa a partite Iva e autonomi con ricavi fino a 85mila euro, rispetto ai precedenti 65mila. Tra le misure c’è anche il taglio del cuneo fiscale: 2 punti per i dipendenti con redditi fino a 35mila euro e 3 punti fino a 20mila euro.
La tregua fiscale prevede lo stralcio delle cartelle fino a mille euro dal 2000 al 2015. Dal 2015 in poi si potrà pagare con una sanzione ridotta al 3% e una rateizzazione in 5 anni.
Assegno unico per le famiglie
Rinforzato del 50% l’assegno unico per le famiglie dai 3 figli in su ma fino a 3 anni di età e un reddito Isee sotto i 40mila euro. Le neomamme avranno un mese in più di congedo retribuito all’80%. Cala l’Iva al 5% su prodotti per l’infanzia e gli assorbenti. Per i redditi fino a 15mila euro ci sarà una carta spesa per i prodotti di prima necessità.
Manovra: le infrastrutture
La manovra contiene anche il Ponte sullo Stretto di Messina, con la riattivazione della Stretto di Messina Spa per far ripartire il progetto. Arrivano poi 2,2 miliardi di euro fino al 2032 per la metro di Roma sulle tratte T1 e T2 alla linea C. E 3 miliardi fino al 2037 per la Statale Jonica. Riparte anche il terzo lotto dell’AV Torino-Lione.