Ischia, Iannone (FdI) a iNews24: “Non ci si può meravigliare delle tragedie se non si prevengono”

Antonio Iannone - Foto di Ansa Foto
Antonio Iannone – Foto di Ansa Foto

Ai microfoni di iNews24, il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania, interviene sulla tragedia che ha colpito Ischia nei giorni scorsi e sul problema dell’abusivismo edilizio.

In queste ore si dibatte sull’articolo 25 del decreto Genova, approvato nel 2018 dal primo governo Conte, sostenuto da M5S e Lega. Quello di Ischia fu o no un condono?
Quell’articolo non l’ho votato. Secondo me è stato un condono, ma voglio essere onesto. Secondo me si parla con superficialità e si semplifica la questione, riducendola tutta all’abusivismo edilizio. In realtà le abitazioni costruite in zona A, cioè ad alto rischio, non sono mai condonabili. Quindi per le case che ricadono in questa categoria, il problema non è il decreto Genova. Per il resto, nel caso di Ischia, un’isola di 60mila abitanti e con 27mila pratiche di condono, significa che in tanti anni non ha funzionato nulla”;

A cosa si riferisce?
Credo che, finite le operazioni di soccorso, bisognerà verificare le responsabilità vere e non quelle che inchiodano la croce sull’ultimo sindaco o sulle condotte dei cittadini, tralasciando tutto il resto. Bisogna fare un’azione seria e non un processo sommario orientato ideologicamente da chi punta il dito solo sul problema dell’abusivismo. Non voglio essere frainteso: è un tema serio e reale ma non è stata l’unica causa a Ischia. Vanno accertate tutte le eventuali responsabilità. Se ci sono state risorse stanziate e non finalizzate per responsabilità politiche, va verificato. Non possiamo coprirle dando la colpa a chi costruisce ovunque. Le persone devono capire anche se sono state messe in atto le procedure di messa in sicurezza”;

In un’intervista a Sky TG24, l’ex sindaco Giuseppe Conte ha dichiarato che “in quella zona si poteva costruire”. Ed ha inviato molte pec nei giorni prima della frana per avvisare le autorità del rischio. La Procura indaga anche su questo.
Non ho mai amministrato Ischia. Però in generale le case non sorgono all’improvviso. Ribadisco, a me risulta che ci siano stati degli stanziamenti precisi perché quella parte del monte Epomeo era stata interessata da un’altra frana. Presenterò un’interrogazione parlamentare per capire cosa è stato fatto rispetto alle risorse stanziate e chi aveva la responsabilità di finalizzarle. Non l’ho ancora fatto perché adesso la priorità sono i soccorsi. Successivamente però, deve venire il tempo delle responsabilità. Spero che l’inchiesta giudiziaria sia seria e approfondita e non resti un fascicolo aperto come atto dovuto”;

Nei prossimi giorni è previsto un peggioramento climatico con allerta e piogge abbondanti. C’è quindi apprensione a Ischia.
C’è apprensione in tutta la Campania. Denuncio da oltre sette anni che ad ogni minima pioggia si verificano disastri ovunque, anche se non come quello di Ischia. Una settimana prima, una bomba d’acqua ha messo in ginocchio il Cilento e c’è stata una frana a Sorrento: purtroppo in Campania, per una certa filosofia politica secondo la quale quello che non si vede non si fa perché non miete consenso, la manutenzione ormai è un concetto sconosciuto. Per questo ogni volta che piove si creano disagi ovunque. C’è un problema di dissesto idrogeologico legato alla morfologia del territorio, rispetto al quale non si fa nulla da sette anni. La situazione, a ogni allerta meteo, è preoccupante”;

Ritiene che in vista del peggioramento meteo dei prossimi giorni, i cittadini di Ischia vadano evacuati in via preventiva?
Assolutamente sì. Ribadisco, non solo ad Ischia. La Regione Campania dovrebbe avere una mappa del rischio rispetto alla quale si dovrebbe essere reattivi. Non ci si può meravigliare se succedono tragedie, perché se non si prevengono, prima o poi si verificano”.